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Vita utile e acciaio: scelta del trattamento

Scritto da Alessio Pesenti | 25-feb-2025 9.07.09

Proteggere la struttura in acciaio dalla ruggine per tutta la sua vita nominale? Le UNI EN ISO 12944 per compiere una scelta consapevole e sostenibile del trattamento anticorrosivo.

Definizione della vita utile

La vita nominale è intesa come gli anni nei quali la struttura può essere fruita dal pubblico, purché soggetta a corretta manutenzione ordinaria. Le Norme Tecniche per le Costruzioni NTC, identificano la vita utile della struttura all’interno di 3 categorie:

  • opere provvisorie che avranno una vita utile di 10 anni (pensiline per autobus, arredo urbano);
  • opere ordinarie e opere infrastrutturali di dimensioni contenute che avranno una vita utile superiore ai 50 anni (abitazioni, uffici, passerelle,...);
  • opere infrastrutturali di rilevante importanza che avranno una vita utile superiore ai 100 anni (ponti, stazioni ferroviarie, ...).

Tutte le parti in acciaio che andranno a comporre l'opera dovranno soddisfare la vita utile dell'opera stessa. Quindi si rende necessario definire e realizzare un ciclo anticorrosivo in grado di rendere l'acciaio in grado di sostenere l'intero periodo temporale minimizzando gli interventi di manutenzione straordinaria post installazione.

Come scegliere il sistema protettivo

Zincatura, verniciatura o cicli combinati? Contattando specialisti dei sistemi anticorrosivi e illustrando la vostra situazione, sarete nella condizione di vagliare le alternative più adeguate e di avere un referente professionale a vostra completa disposizione.

In fase progettuale parlando con il consulente, potrete ottenere preziosi e utili consigli, oltre a scoprire quale metodo di realizzazione sia il più adatto alla vostra situazione, anche considerando l’inserimento ambientale che contraddistingue la vostra casistica.

Il consulente dedicato vi aiuterà a scoprire quali siano le tecnologie in grado di limitare gli interventi di manutenzione, ottimizzando la vita nominale del vostro manufatto.

Studio del ciclo di vita

Questa "strategia" sul lungo periodo si rivela vincente per l’intera nazione visto che, il costo economico complessivo della corrosione ai danni di un paese, dovuto alla mancata fruizione delle strutture e ai costi degli interventi manutentivi, si calcola possa rappresentare fino al 4% del PIL (dati ufficiali tratti dal “Corrosion cost and preventative strategies in the USA” – commissionato dalla US Federal Highway Administration, Publication No. FHWA-RD-01-156 2003). Se ne deduce che è bene sviscerare il problema durabilità dei sistemi di protezione e finitura e valutare seriamente il costo totale sul ciclo di vita del manufatto.

Sostenibilità ambientale

Oltre agli aspetti economici, ci sono diretti effetti ambientali che andrebbero considerati molto seriamente. Ed è proprio dai gesti quotidiani e dalle scelte importanti che ognuno di noi, modificando le proprie abitudini ai fini di una produzione e di un consumo più consapevoli, può contribuire a rendere questo sogno una realtà. Meno manutenzione, meno inquinamento.

Un primo forte segnale è partito dalle amministrazioni pubbliche con l'introduzione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) che oggi sono obbligatori per i nuovi interventi. Realizzazione su siti registrati EMAS e Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (DAP, su protocollo EPD) fanno si che le forniture vengano valutate e selezionate anche in base alle prestazioni ambientali.

Un testo immancabile in tutte le biblioteche tecniche

Nord Zinc, unitamente a Marta Maria Sesana della Università degli Studi di Brescia, Marco Imperadori e Grazia Marrone del Politecnico di Milano, hanno recentemente pubblicato il libro "Le protezioni dell'acciaio", edito da Maggioli Editore. L'opera riassume i concetti e i riferimenti normativi per la scelta della corretta protezione delle strutture in carpenteria metallica.