In occasione del finissage della settima edizione della rassegna “Meccaniche della Meraviglia”, domenica 10 ottobre alle ore 16, all’ingresso del parco del Lussignolo a San Gervasio Bresciano verrà inaugurata la scultura permanente “E Dopo” che l’Artista Michele Mazzanti ha realizzato grazie al contributo di Nord Zinc. L’opera delle dimensioni di mt 1,70x2,00 x1,70 è stata realizzata in ferro Zincato.
E' stata un esperienza fantastica. Oltre al lato umano abbiamo incredibilmente scoperto come l'arte può portare a scoperte e a usi innovativi di materiali noti.
Grazie Michele !
Michele Mazzanti
Nato a Milano nel 1974 si diploma in scultura nel 2000 presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2002 partecipa ad un concorso alla televisione giapponese curato da Kuma e Takeshi dove vince il primo premio. Dal 2002 fino al 2004 partecipa ad una serie di mostre collettive a Milano e Belgrado. Nel 2005, 2007 e 2008 organizza tre mostre personali presso la Galleria Nowwhere-Gallery di Milano intitolate rispettivamente “Memoria”, “Cartoline di viaggio” e “Demolizioni Controllate”. Nel 2010 presiede un Workshop intitolato “Real Presence” a Belgrado.
[…] ”Un percorso à rebours, dalla pratica alla teoria, che ricostruisce l’inizio dalla fine: un unico grande lavoro preparatorio implementato dove l’idea è il vero modello operativo.
[…] Le ultime sculture di Mazzanti segnano una lunga fase progettuale, che piega gli strumenti tecnici dell’architettura e dell’edilizia all’uso artistico. I materiali da costruzione assemblati nei blocchi scultorei trovano una nuova funzione compositiva: nello spettro delle cubature loculari dei laterizi e delle reti metalliche, le sculture nascono come un dislocamento di neoconformazioni volumetriche, sottratte a quelle già collocate
[…] Il microcosmo della scultura replica, per Mazzanti, un ideale monumentale, ricalcato sull’abusivismo dell’anarchitecture group: i “prelievi volumetrici” sono prototipi di interventi pubblici, proposte futuribili, minimali nella teoria, ma invasive e deflagranti nell’esecuzione.
[…] La miniaturizzazione e la stilizzazione degli edifici nelle sculture rende intensiva la riflessione metarchitettonica sull’entropia della realtà urbanistica. Il risultato sembra un co-housing integrale, basato su nuove forme di condivisione dello spazio riconquistato.