L' intervento sulla Cannoniera (BG) Con l' intervento di zincatura e verniciatura, dopo quasi due secoli torna a essere accessibile il grande sotterraneo della Cannoniera di San Giovanni di Bergamo e della sortita nel baluardo di San Giovanni. La scala completamente in ferro posata tra il piano del baluardo e la casamatta permette di superare un dislivello di una decina di metri. Da L'Eco di Bergamo, sabato 14 novembre 2009. Bergamo ha dimostrato in modo molto chiaro di apprezzare l’atto di generosità compiuto dalla impresa edile Pandini, che, per festeggiare i 50 anni di attività, ha voluto restituire al godimento dei bergamaschi e dei turisti un angolo dimenticato delle Mura, la cannoniera di San Giovanni. Dopo due anni di lavori, l’imponente opera di architettura militare è stata riportata al suo stato originario e, per la cerimonia di inaugurazione, più di duecento persone sono arrivate sullo spalto di San Giovanni, testimoniando affetto e stima nei confronti di questo atto di mecenatismo. Ambiente in cui è installata l'opera La scala è stata protetta con SISTEMA TRIPLEX: il sistema protettivo, tarato per ambiente “naturale” in classe di corrosività C2 secondo UNI EN ISO 12944, consentirà di usufruire del manufatto per oltre 100 anni senza interventi manutentivi straordinari (dati certificati dallo studio del ciclo di vita LCA di SISTEMA TRIPLEX).
Ambito. Il Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del Lago di Garda e del Lago di’Idro ha istituito un «servizio sperimentale integrato di trasporto pubblico, con autobus e navigazione di linea» nell’area del Lago d’Idro, limitato ai mesi primaverili ed estivi. Richiesta. Il progetto richiedeva la realizzazione degli approdi per le imbarcazioni di servizio pubblico e l’interscambio modale tra battello e mezzi di trasporto su gomma. I pontili sarebbero stati realizzati in acciaio e legno. Da questo presupposto nasce il coinvolgimento di Nord Zinc. La realizzazione. Pali di sostegno e telai. I pali di sostegno e il telaio di base sono stati zincati a caldo secondo le norme UNI EN ISO 1461. L’installazione è stata classificata in classe di corrosività lm1, una codifica che identifica le installazioni immerse in acqua dolce. La perdita di spessore zinco, all’interno di questa classe, è di circa 15 micron all’anno secondo le norme UNI EN ISO 1461, per lo più dovuta a corrosione elettrolitica. I pali sono stati realizzati con tubi dello spessore di 12 mm: lo spessore di zinco che si crea su questo manufatto è per norma pari a minimo 70 micon, anche se nella realtà si crea – in media – uno spessore pari a circa 200 micron. Da questi presupposti ne deriva una durabilità della lega protettiva pari a circa 13 anni. Questo limite temporale avrebbe potuto essere incrementato a fronte della realizzazione di una zincatura rinforzata – ovvero con spessore maggiorato – ottenibile previa sabbiatura SA 2 1/2 da effettuare prima della zincatura. Tuttavia lo stesso risultato è stato ottenuto mediante l’installazione di catodi sacrificali, al fine di limitare gli effetti della corrosione elettrolitica. Parapetti. I parapetti sono stati trattati con SISTEMA TRIPLEX®: il sistema protettivo Nord Zinc che amplifica, attraverso i trattamenti nanotecnologici, la prestazione anticorrosiva della zincatura a caldo con la finitura estetica della verniciatura a polvere, ottenendo una durabilità totale di circa 40 anni. I profili. In merito alla progettazione e realizzazione dei parapetti, la scelta dei profili si è focalizzata su prodotti tondi non riportanti spigoli vivi: lo spigolo vivo è, infatti, il primo punto di innesco ruggine, ed è fortemente sconsigliato dalle norme UNI EN ISO 14713 che richiamano la preparazione superficiale secondo le ISO 8503-1.