Zincatura ed EN1090: nuovi requisiti

[fa icon="calendar"] 9-set-2014 14.10.27 / di Alessio Pesenti

Zincatura-en1090-requisiti

La zincatura a caldo aggiornata alla EN 1090 entrata in vigore dal 1 luglio 2014

1. Di cosa parla la normativa

La EN 1090 è una norma che descrive i requisiti e le modalità per l’apposizione della Marcatura CE, secondo la Direttiva 89/106/CEE ed il Regolamento Europeo (UE) n. 305/2011.
Tale applicazione, volontaria già dal 1 dicembre 2010, diviene dunque obbligatoria dal 1 luglio 2014.

2. Le novità della normativa

La norma introduce importanti novità, in particolare negli ambiti di progettazione, fornitura delle informazioni e durabilità dei trattamenti. Tali tematiche hanno generato nei confronti di colui che realizza i trattamenti varie richieste da parte degli operatori riguardo: certificazione EN 1090 sulla zincatura, sottoscrizione di impegni a soddisfare la EN1090, dichiarazione di conformità al cap. 10 della EN1090, presa in carico della preparazione superficiale ed altre eventuali.

3. I trattamenti superficiali

Per questa ragione, di seguito, alcune importanti precisazioni, volte ad approfondire il capitolo 10 della normativa EN 1090, che specifica l'argomento “trattamenti superficiali”.

Il primo punto, 10.1 Generalità , chiarisce immediatamente lo scopo del paragrafo stesso:

“Il presente paragrafo specifica i requisiti per realizzare superfici in acciaio con imperfezioni, incluse le saldature e le superfici fabbricate, adatte per l’applicazione di vernici e prodotti affini”

Da qui emerge quindi che si tratta di una guida per “realizzare” i manufatti con una specifica superficie, trattasi dunque di una questione legata a tipologia costruttiva e finitura “meccanica”.
Questa precisazione è ulteriormente ribadita subito dopo:

“Il presente punto NON riguarda i requisiti dettagliati per i sistemi di protezione contro la corrosione.”

4. Preparazione

Il punto 10.2 Preparazione di substrati di acciaio per vernici e prodotti correlati e i punti successivi elencano le caratteristiche progettuali e costruttive da integrare nella realizzazione dei manufatti da sottoporre a trattamento. Tali caratteristiche devono essere integrate dal progettista e dal realizzatore del manufatto (il carpentiere) e presuppongono una serie di doveri da parte dello zincatore e del verniciatore.

5. EN 1090 i doveri per lo zincatore

Per la zincatura, gli obblighi consistono nei seguenti punti:

  • Rilasciare la Dichiarazione di conformità alla UNI EN ISO 1461, norma che regola la zincatura a caldo.
  • Indicare il tipo di bagno di zinco utilizzato (classe): ricordiamo che solo il bagno in classe 1 secondo EUR 24286 EN permette di non eseguire, dove previsto, le ispezioni post zincatura per escludere i rischi della fessurazione assistita (LMAC) , mentre i bagni di classe 2 e 3 li rendono obbligatori (EN 1090 F.7.4).

Gli oneri introdotti da questa nuova regolamentazione divengono un vero e proprio valore aggiunto nella selezione del partner per l’esecuzione dei sistemi anticorrosivi, che si configura come una scelta strategica, sia in fase progettuale che in fase esecutiva.

6. La zincatura a caldo

Con l'entrata in vigore della EN1090, divengono cogenti le nuove richieste relative al trattamento di zincatura a caldo. In particolare, nell'ambito di materiale strutturale, l'allegato F 1090-2 della normativa evidenzia la necessità di verificare la tipologia del bagno di zinco con cui viene eseguita la zincatura a caldo, in modo da evitare l'infragilimento strutturale del manufatto trattato.

7. Casistiche di infragilimento

Vi sono diverse casistiche di infrangilimento che differiscono per gravità. Nei casi più evidenti, in cui l'infragilimento è immediatamente visibile, come dimostrano le prime due immagini, è possibile ravvisare il danno senza particolari verifiche. Tuttavia, esistono tipi di infrangilimento latente da associare a situazioni molto pericolose, poiché le fessure o crepe potrebbero non essere visibili a occhio nudo. Si tratta di vere e proprie rotture che si verificano quando il manufatto è sottoposto a sforzo, che si manifestano attraverso microfessurazioni visibili al microscopio (FIG. 4-1, 2, 3, 4)

impianto-zincatura-caldo

La zincatura a caldo di immersione in bagno di zinco classe 1 secondo la linea guida EUR 24286 EN permette di evitare tali rischi, estinguendo le problematiche legate al processo di infrangilimento. Tale trattamento deve essere richiesto e verificato secondo le linee guida per la zincatura a caldo di manufatti in carpenteria metallica destinati a uso strutturale, pubblicate nel 2010. Il bagno di zinco classe 1 è l'unico trattamento che permette di non eseguire, dove previsto, le ispezioni post zincatura solitamente finalizzate all'esclusione dei rischi della fessurazione assistita (LMAC); al contrario dei bagni di classe 2 e 3 che invece le rendono obbligatorie.

Oltre alla tipologia di bagno, la EUR 24286 EN descrive i tempi e i metodi che evitano il fenomeno dell'infragilimento, associati ad accorgimenti che richiedono allo zincatore un'impiantistica adeguata e una specifica preparazione tecnica.

difetto-zincatura-fessurizzazione

8. Il bagno di zinco

Diviene quindi necessario che il committente, insieme alla normativa UNI EN ISO 1461 che regola la zincatura a caldo, richieda anche l'esecuzione in bagno di zinco classe 1, conforme alla EUR 24286 EN. Si ricorda che, oltre alle travi, nei manufatti destinati ad utilizzo di tipo strutturale rientrano anche i parapetti.
Si evidenzia inoltre che, per quanto concerne il mercato tedesco, la linea guida EUR 24286 EN è la base su cui è stato redatto il protocollo tedesco DASt. Dunque, in seguito all'entrata in vigore delle linee guida EN 1090 e al relativo richiamo della EUR 24286 EN, il protocollo viene automaticamente "superato" dalla certificazione CE del manufatto.

difetto-zincatura-rotture

Nel settore della zincatura, le tipologie degli impianti dipendono dai mercati finali. Ne consegue che non tutti gli impianti hanno implementato il bagno di zinco di classe 1.

Grazie alla zincatura SIGILLO VERDE®, già dal 2010 Nord Zinc propone un trattamento in linea con la UNI EN ISO 1461 in bagno di zinco classe 1 secondo la EUR 24286 EN e mette a disposizione i propri tecnici per qualsiasi chiarimento o informazione.

 

Scarica la Guida alla predispoizione per 

 

Topics: Acciaio, Tecnica, Zincatura, Zincatura a Caldo, Zincatura Sigillo Platino, Zincatura Sigillo Verde

Alessio Pesenti

Written by Alessio Pesenti

Responsabile Marketing di Nord Zinc. Con attive collaborazioni con diversi atenei italiani,vengo spesso chiamato a tenere testimonianze dell’esperienza Nord Zinc in ambito “Green Economy” e di nuove tecnologie per la protezione dell’acciaio. Il mio credo "la progettazione condivisa".

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