NO allo speco, SI alla sostenibilità!
Dal 2 aprile al 3 maggio 2014, in concomitanza con il Salone del Mobile, il Museo Fondazione Luciana Matalon ha ospitato la mostra MOTTAINAI, con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone e del Politecnico di Milano. MOTTAINAI è un’espressione idiomatica giapponese che significa “Che peccato sprecare!” ed è diventata un vero e proprio slogan per l’eco-sostenibilità. Fu adottata da Wangari Maathai, ambientalista keniana vincitrice del Premio Nobel 2004, grazie alla sua proprietà di condensare in un’esclamazione il significato di rammarico per lo spreco di risorse e oggetti materiali, che, da una dimensione quotidiana, oggi si è esteso all’ambito dei rifiuti urbani e industriali.
Negli ultimi anni i temi di riutilizzo e riciclo sono diventati fondamentali, specialmente per quanto riguarda i cicli di vita di vetro e carta, che oggi hanno raggiunto un elevato livello di reimpiego. Per molti altri prodotti, non sono stati conseguiti risultati altrettanto soddisfacenti. La Komatsu Seiren, una delle più note aziende tessili giapponesi, ha ideato un procedimento volto a recuperare i fanghi industriali derivati dalla filiera produttiva tessile. Da questa ricerca è nato Greenbiz®, un materiale innovativo già utilizzato in Giappone per giardini pensili e verde verticale, grazie alle sue proprietà igroscopiche. La mostra ha valorizzato le competenze del Politecnico e delle figure coinvolte, architetti, artisti e designer, lanciando una sfida per raccogliere nuove idee sul tema del riutilizzo dei fanghi.
Nord Zinc, grazie al suo SISTEMA TRIPLEX®, è stata scelta per la realizzazione di tutte le finiture estetico-protettive delle strutture metalliche che compongono le opere ideate, giardini e orti pensili e verde verticale. Oltre che per l’eccellenza dei suoi trattamenti, Nord Zinc, che dispone di Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD, è stata preferita per la sua ispirazione alla sostenibilità: i suoi trattamenti minimizzano la manutenzione, assicurano un impatto ambientale verificato e contribuiscono alla valutazione del ciclo di vita dell’opera nella sua totalità. L’eco-sostenibilità riconosce se stessa nell’attenzione verso l’impatto ambientale nel lungo periodo e, attraverso un connubio perfetto tra arte e tecnologia, alimenta un circolo virtuoso per una crescita equilibrata, creativa e duratura.