La verniciatura a polvere come finitura estetica Miglior finitura La verniciatura a polvere è una delle migliori soluzioni estetiche per manufatti in metallo. Il film che si crea è omogeneo, le possibilità estetiche (effetti, colori, superfici) sono infinite. Precisione La tecnologia applicativa fa si che sul manufatto si crei un film dallo spessore omogeneo e dal potere coprente uniforme. Resistenza Il film della verniciatura a polvere è molto sottile ma allo stesso tempo molto resistente a graffi e urti. Scopri di più nella nostra sezione del sito VERNICIATURA A POLVERE
Novotel Montecarlo: una scelta di sostenibilità ambientale Il Novotel Montecarlo si trova nel cuore del principato di Monaco, vicino alla stazione, esattamento a Place du Casino. Nelle immediate vicinanze negozi esclusivi e il Forum Grimaldi. L' hotel offre 218 camere lussuose e confortevoli, tra cui 18 juniors suite, alcune delle quali con vista mozzafiato sul Rochere e sul mare. Le facciate dell' hotel presentano parapetti e modanatura in acciaio; mentre, dal roof garden è possibile godere il panorama monegasco, all' ombra di uno splendido patio. Tutte le parti in acciaio sono trattate con SISTEMA TRIPLEX per ottemperare ai requisiti dettati dalle norme UNI EN ISO 12944; e rientrano nella categoria C4 ( ambiente costiero ) per garantire alta durabilità ( oltre i 15 anni ). Novetel Montecarlo 16 Boulevard Princesse Charlotte 98000 Montecarlo
Costa Crociere e il Palazzo Piccapietra: un piccolo intervento ad alto valore tecnologico. Questo è ciò che ha fatto Nord Zinc a Genova. L’azienda bresciana ha realizzato per il Palazzo Piccapietra di Costa Crociere una serie di piccole strutture in carpenteria metallica con finitura SISTEMA TRIPLEX. Essendo il Palazzo costruito in una città costiera, le piastre di contenimento delle lastre in cristallo sono quelle che risentono maggiormente dell’aggressione della salsedine marina. Il trattamento Sistema Triplex utilizzato da Nord Zinc garantisce un’ottima durabilità nel tempo, superiore sia alla tradizionale verniciatura che all’acciaio inox. Questa procedura innovativa garantisce una durabilità delle opere per oltre trent’anni, senza dover mai ricorrere ad ulteriori lavori di manutenzione. L’utilizzo di tecniche innovative e sicure permette anche un risparmio economico costante nel tempo. La protezione dell'acciaio, in ambienti salini ad alta aggressività, è uno dei fattori che permettono una salvaguardia maggiore dei manufatti. Il risparmio è considerevole, tenendo conto che un acciaio non protetto è soggetto a continue manutenzioni che oltre a essere costose non sono del tutto idonee. La semplice verniciatura, quasi sempre eseguita sul posto, non protegge il manufatto, poiché l'azione corrosiva è già in atto. Un trattamento composto, cioè zincatura e verniciatura salvaguardano le opere senza bisogno di alcuna manutenzione, salvo un lavaggio con acqua dolce di tanto in tanto.
Il progetto dei pontili La zincatura e la verniciatura sono i trattamenti anticorrosivi scelti per la realizzazione dei pontili del Lago d' Idro. Il Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del Lago di Garda e del Lago di’Idro ha istituito un «servizio sperimentale integrato di trasporto pubblico, con autobus e navigazione di linea» nell’area del Lago d’ Idro, limitato ai mesi primaverili ed estivi. Il progetto richiedeva la realizzazione degli approdi per le imbarcazioni di servizio pubblico e l’ interscambio modale tra battello e mezzi di trasporto su gomma. I pontili sarebbero stati realizzati in acciaio e legno. Da questo presupposto nasce il coinvolgimento di Nord Zinc. La realizzazione degli approdi Pali di sotegno e telai I pali di sostegno e il telaio di base sono stati zincati a caldo secondo le norme UNI EN ISO 1461. L’installazione è stata classificata in classe di corrosività lm1, una codifica che identifica le installazioni immerse in acqua dolce. La perdita di spessore zinco, all’interno di questa classe, è di circa 15 micron all’ anno secondo le norme UNI EN ISO 1461, per lo più dovuta a corrosione elettrolitica. I pali sono stati realizzati con tubi dello spessore di 12 mm: lo spessore di zinco che si crea su questo manufatto è per norma pari a minimo 70 micon, anche se nella realtà si crea – in media – uno spessore pari a circa 200 micron. Da questi presupposti ne deriva una durabilità della lega protettiva pari a circa 13 anni. Questo limite temporale avrebbe potuto essere incrementato a fronte della realizzazione di una zincatura rinforzata – ovvero con spessore maggiorato – ottenibile previa sabbiatura SA 2 1/2 da effettuare prima della zincatura. Tuttavia lo stesso risultato è stato ottenuto mediante l’installazione di catodi sacrificali, al fine di limitare gli effetti della corrosione elettrolitica. Parapetti. I parapetti sono stati trattati con SISTEMA TRIPLEX®: il sistema protettivo Nord Zinc che amplifica, attraverso i trattamenti nanotecnologici, la prestazione anticorrosiva della zincatura a caldo con la finitura estetica della verniciatura a polvere, ottenendo una durabilità totale di circa 40 anni. I profili. In merito alla progettazione e realizzazione dei parapetti, la scelta dei profili si è focalizzata su prodotti tondi non riportanti spigoli vivi: lo spigolo vivo è, infatti, il primo punto di innesco ruggine, ed è fortemente sconsigliato dalle norme UNI EN ISO 14713 che richiamano la preparazione superficiale secondo le ISO 8503-1.
L' intervento sulla carpenteria metallica del Castello di Lerici I trattamenti di zincatura e verniciatura sono stati scelti nel progetto di ampliamento per il museo Geopaleontologico del Castello di Lerici. Nord Zinc è stata coinvolta per mettere a punto il sistema anticorroviso ed estetico, SISTEMA TRIPLEX, a protezione della carpenteria metallica. Il progetto di amplicamento del Museo Geopaleontologico nel Castello di Lerici Il Castello di Lerici si erge in posizione panoramica e dominante il promontorio dell' insenatura di Lerici. Fu costruito a partire dal 1152 d.C. e subì numerose trasformazioni ad opera delle Repubbliche Marinare di Genova e Pisa, che se ne contendevo la proprietà a causa della sua posizione strategica. Solo nel 1555 il castello cominciò ad assumere l' aspetto attuale. L’ampliamento prevedeva la realizzazione di una teca in acciaio-vetro, che chiudesse uno dei cortili interni al castello. All' interno dello stesso la struttura si presenta su due piani con una scala di collegamento. La copertura è realizzata in vetro sorretto da struttura in carpenteria metallica, ecco perché un’azienda come Nord Zinc si è rivelata un partner importante. L’ Arch. Roberto Salvaterra, progettista di tutte le fasi (preliminare, definitiva ed esecutiva), direttore dei lavori, e coordinatore per la sicurezza in progettazione ed esecuzione, unitamente all’ing Francesco De Martino che ha curato il progetto strutturale, hanno ritenuto opportuno realizzare un’opera dagli alti contenuti di sostenibilità applicando i concetti della progettazione partecipata. L’ istallazione dell' opera La realizzazione è avvenuta ad inizio agosto 2011. I vari pezzi sono stati calati all’interno del castello con l’ausilio di un elicottero, evitando di interferire con il traffico cittadino. Il montaggio è stato rapidissimo e ha limitato i disagi ai fruitori del Castello, rispettando una conduzione del lavoro che garantisce la massima discrezione. Grazie alla “pulizia di cantiere” assicurata dalle costruzioni a secco realizzate in acciaio, in poco più 3 mesi i nuovi ambienti sono stati consegnati al Museo, pronti ad accogliere una nuova esposizione. Inquadramento ambientale del progetto e accorgimenti costruttivi Il progetto sorge in ambiente marino , in classe di corrosità C5 in linea con la normativa UNI EN ISO 12944. Grazie all' utilizzo del trattamento di zincatura e verniciatura SISTEMA TRIPLEX, possiamo garantire una durabilità di 20 anni. Scegliere il metodo anticorrosivo adeguato alla classe di corrosività ambientale in cui il manufatto opererà, è sicuramente indispensabile, ma tutto ciò può essere inficiato da un' errata progettazione e preparazione superficiale del manufatto. La normativa UNI EN ISO 12944 raccomanda che vengano utilizzati particolari accorgimenti, durante la progettazione e preparazione del manufatto metallico. Inanzitutto è bene evitare trappole di corrosione , come scatolati che ritengano i liquidi, dimensioni e sovrapposizioni di elementi che non permettano la perfetta realizzazione del sistema protettivo. La scelta del tipo di profili che compongono il manufatto e la preparazione superficiale di quest’ultimo devono essere realizzate secondo la norma ISO 8504-1. Operando in classe di corrosività ambientale C5M, la superficie dei manufatti dovrà essere preparata secondo il grado P3 previsto dalla norma ISO 8504-1, che prevede: evitare spigoli vivi, svasare i fori, evitare la presenza di spruzzi di saldatura, cordoni di saldatura lisci e puliti, bordi di laminazione arrotondati con raggio superiore a 2 mm, faccia del taglio termico rimossa e bordo arrotondato, ecc. I progettisti hanno quindi scelto di utilizzare i seguenti profili: tubo per le colonne montanti, travi laminate a caldo per l’impalcato, piatto laminato a caldo per scale e parapetti, limitando all’estremo l’utilizzo di spigoli vivi. L’assemblaggio meccanico in cantiere ha inoltre assicurato la perfetta realizzazione del sistema anticorrosivo e di finitura su impianto industriale.
Un piccolo lavoro ad alto valore tecnologico. Questo è ciò che ha fatto Nord Zinc a Genova. L'azienda bresciana ha realizzato per il Palazzo Piccapietra di Costa Crociere una serie di piccole strutture in carpenteria metallica con finitura SISTEMA TRIPLEX. Essendo il Palazzo costruito in una città costiera, le piastre di contenimento delle lastre in cristallo sono quelle che risentono maggiormente dell'aggressione della salsedine marina. Il trattamento Sistema Triplex utilizzato da Nord Zinc garantisce un'ottima durabilità nel tempo, superiore sia alla tradizionale verniciatura che all'acciaio inox. Questa procedura innovativa garantisce una durabilità delle opere per oltre trent'anni, senza dover mai ricorrere ad ulteriori lavori di manutenzione. L'utilizzo di tecniche innovative e sicure permette anche un risparmio economico costante nel tempo. Si ringrazia Costa Crociere per la foto in copertina
La progettazione di edifici fronte mare sono una vera sfida per la protezione anticorrosiva e la finitura estetica. Come far si che queste strutture rimangano di bell'aspetto per molto tempo? Per rispondere a tale esigenza bisogna però fare i conti con i danni provocati dalla salsedine sulla carpenteria metallica degli edifici. I tradizionali materiali di costruzione stanno lentamente scomparendo in favore di eleganti e snelle strutture realizzate in acciaio. La durabilità dell'opera è uno degli elementi fondamentali di cui tener conto durante la fase progettuale, ancor più se questa è messa a rischio dagli agenti atmosferici. Nel caso di opere realizzate in prossimità del mare è la salsedine che mette a rischio la durabilità della struttura. Con Alessio Pesenti di Nord Zinc Spa abbiamo evidenziato quali sono i problemi relativi alla durabilità delle opere realizzate in acciaio in ambiente marino. L'esempio che abbiamo riportato, relaivo al porto antico di Genova, sottolinea che la prima cosa da evitare sono gli spigoli vivi. La pellicola protettiva creata dalla vernice deve avere lo stesso spessore su tutta la superficie, cosa che non è possibile se abbiamo degli spigoli vivi. In questo la caso la scelta è estetica e funzionale: un oggetto ben protetto mantiene la sua estetica per più tempo.
Nord Zinc è stata coinvolta nel progetto di ampliamento per il museo Geopaleontologico del Castello di Lerici. L’ampliamento prevedeva la realizzazione di una teca in acciaio-vetro, che chiudesse uno dei cortili interni al castello. All’interno del castello la struttura si presenta su due piani con una scala interna di collegamento. La copertura è realizzata in vetro sorretto da struttura in carpenteria metallica, ecco perché un’azienda come Nord Zinc si è rivelata un partner importante. Il Castello di Lerici si erge in posizione panoramica e dominate il promontorio roccioso dell'insenatura di Lerici. Il castello fu costruito a partire dal 1152 d.C. e subì numerose trasformazioni ad opera delle Repubbliche Marinare di Genova e Pisa, che se ne contendevano la proprietà a causa della sua posizione strategica. Solo nel 1555 il castello cominciò ad assumere l'aspetto attuale. LA RICHIESTA DEL COMMITTENTE L' Arch. Roberto Salvaterra, progettista di tutte le fasi (preliminare, definitiva ed esecutiva), direttore dei lavori, e coordinatore per la sicurezza in progettazione ed esecuzione, unitamente all’ing Francesco De Martino che ha curato il progetto strutturale, hanno ritenuto opportuno realizzare un'opera dagli alti contenuti di sostenibilità applicando i concetti della progettazione partecipata. Nord Zinc è stata interpellata per mettere a punto il sistema anticorrosivo ed estetico dei manufatti in acciaio. Il primo passo, come da consuetudine, è rappresentato dall’identificazione della classe di corrosività ambientale in cui i manufatti avrebbero operato secondo la classificazione della UNI EN ISO 12944. La classe di corrosività venne identificata senza alcun dubbio come la C5M (ambiente marino). Il committente richiedeva una durabilità al sistema anticorrosivo di almeno 20 anni. La terza richiesta del cliente contemplava il perfetto inserimento dell’opera nel contesto architettonico, quindi si trattava di una richiesta estetico-decorativa, per cui si rivelava sostanziale una pitturazione del manufatto con una vernice che consentisse una buona ritenzione del colore. LA PROPOSTA TECNICA I tecnici Nord Zinc hanno proposto SISTEMA TRIPLEX C5M - L, che prevede il ciclo combinato zincatura a caldo-verniciatura a polvere, con un trattamento nanoceramico intermedio. La durabilità è stata calcolata basandosi sui dati prestazionali previsti dalle UNI EN ISO 12944. La struttura è composta da carpenteria metallica con profili di spessore medio superiore ai 6mm. La protezione anticorrosiva è realizzata mediante zincatura a caldo secondo le norme UNI EN ISO 1461. In classe di corrosività ambientale C5M, la zincatura a caldo subisce una perdita di spessore di circa 6,3 micron/anno. L’esperienza Nord Zinc, unitamente alla bibliografia disponibile, consente di affermare che - operativamente su manufatti del genere - si realizza una lega acciaio-zinco di circa 100micron, spessore in grado di assicurare la protezione per oltre 15 anni. Per raggiungere i 20 anni alla zincatura a caldo, viene abbinato un film di vernice a polvere poliestere. Il ciclo di pitturazione è realizzato previa preparazione superficiale mediante strato nanoceramico: questa operazione è fondamentale per la perfetta aderenza del film verniciante al supporto zincato a caldo. Il ciclo è in grado, secondo le UNI EN ISO 12944, di assicurare una protezione anticorrosiva di classe bassa (5 anni), che sommata a quella garantita dalla zincatura a caldo raggiunge il soddisfacimento della richiesta di 20 anni del cliente. In verità, si possono raggiungere anche risultati più prestazionali: il sistema combinato produce una durabilità che va oltre la mera somma dei singoli cicli. In questa classe di corrosività ambientale, la somma viene maggiorata del 20% portando la durabilità totale a 24 anni. IL TIPO DI VERNICE Per assicurare una buona tenuta colore si è scelto di utilizzare una vernice a polvere poliestere di classe Qualicoat 1:10 anni di tenuta colore senza viraggi. GLI ACCORGIMENTI COSTRUTTIVI Scegliere il metodo anticorrosivo adeguato alla classe di corrosività ambientale in cui il manufatto opererà, è sicuramente indispensabile, ma tutto ciò può essere inficiato da una errata progettazione e successiva preparazione superficiale del manufatto. La normativa UNI EN ISO 12944 raccomanda, durante la progettazione e la realizzazione dei manufatti metallici, che vengano tenuti in considerazione particolari accorgimenti. Innanzi tutto, è bene evitare “trappole di corrosione”, come scatolati che ritengano liquidi, dimensioni e sovrapposizioni di elementi che non permettano la perfetta realizzazione del sistema protettivo. La scelta del tipo di profili che compongono il manufatto e la preparazione superficiale di quest’ultimo devono essere realizzate secondo la norma ISO 8504-1. Operando in classe di corrosività ambientale C5M, la superficie dei manufatti dovrà essere preparata secondo il grado P3 previsto dalla norma ISO 8504-1, che prevede: evitare spigoli vivi, svasare i fori, evitare la presenza di spruzzi di saldatura, cordoni di saldatura lisci e puliti, bordi di laminazione arrotondati con raggio superiore a 2mm, faccia del taglio termico rimossa e bordo arrotondato, ecc. I progettisti hanno quindi scelto di utilizzare i seguenti profili: tubo per le colonne montanti, travi laminate a caldo per l’impalcato, piatto laminato a caldo per scale e parapetti, limitando all’estremo l’utilizzo di spigoli vivi. L’assemblaggio meccanico in cantiere ha inoltre assicurato la perfetta realizzazione del sistema anticorrosivo e di finitura su impianto industriale. L’INSTALLAZIONE La realizzazione è avvenuta ad inizio agosto 2011. I vari pezzi sono stati calati all’interno del castello con l’ausilio di un elicottero, evitando di interferire con il traffico cittadino. Il montaggio è stato rapidissimo e ha limitato i disagi ai fruitori del Castello, rispettando una conduzione del lavoro che garantisce la massima discrezione. Grazie alla “pulizia di cantiere” assicurata dalle costruzioni a secco realizzate in acciaio, in poco più 3 mesi i nuovi ambienti sono stati consegnati al Museo, pronti ad accogliere una nuova esposizione.