Zincatura a caldo su parti forgiate
I manufatti quali cancellate, recinzioni, grate o parapetti, sono spesso realizzati con parti forgiate a caldo. La bellezza artistica dei manufatti nasconde un'insidia da tenere in considerazione quando si progetta di sottopoli a zincatura a caldo.
La zincatura a caldo
La zincatura a caldo è una fusione fra lo zinco e l'acciaio ed avviene solo se la superficie dell'acciaio è completamente pulita ed esente da scorie di laminazione o forgiatura. Infatti, per preparare la superficie del manufatto a ricevere la zincatura è eseguita l'operazione di decapaggio mediante acido cloridrico. Questa operazione chimica non sempre è in grado di rimuovere le calamine, specie quelle profonde create dalla forgiatura.
Esempio di bacchetta in acciaio forgiato con forte presenza di calamine
Queste calamine devono essere rimosse meccanicamente tramite spazzolatura o sabbiatura prima di conferire i manufatti in zincheria.
Risultato in caso di calamine
Il decapaggio chimico non rimuove completamente le calamine. Il risultato è evidenziato dalla presenza di aree bruciate e esenti da zinco che in breve tempo arrugginiranno.
Queste aree bruciate e NON ZINCATE, rappresentano un punto di innesco ruggine e un forte problema per la eventuale fase successiva di verniciatura: su questa superficie la vernice non aderisce correttamente.
Conclusioni
Per una zincatura a caldo omogenea e l'esclusione di aree non zincate è quindi raccomandato sottoporre a sabbiatura i manufatti forgiati prima di conferirli in zincatura.
Spesso questi "abbellimenti" vengono acquistati già pronti per essere assemblati: evidenziare al fornitore che poi verranno zincati a caldo ed eventualmente vanno acquistati presabbiati.
Una eventuale molatura con disco abrasivo può aiutare, ma non risolvere completamente il problema.