La protezione del Ponte di Piacenza I trattamenti di zincatura e verniciatura di Nord Zinc sono stati scelti per proteggere le strutture in acciaio del nuovo ponte sul fiume Pò a Piacenza. Una scelta che ha portato Nord Zinc a mettere a punto gli innovativi trattamenti di ZINCATURA SIGILLO VERDE e SISTEMA TRIPLEX, riuscendo a trasmettere al progettista e committente l'importanza di effettuare scelte tecniche che assicurano massima sostenibilità ambientale e alta durabilità. Il disastro del 30 aprile 2009, resterà nella memoria di molti cittadini, dove improvvisamente cedette un' arcata del viadotto del Pò provocando un crollo che coinvolse quattro vetture. La ricostruzione dello stesso avvenne in tempi record, circa 8000 tonnellate d'acciaio reciclate, trasformate, protette e istallate in poco più di anno, l' inaugurazione del nuovo ponte avverrà infatti il 18 dicembre 2010. Un estratto dal discorso di inaugurazione del presidente dell’ANAS Pietro Ciucci: “Il progetto del ponte è stato redatto sulla base di criteri innovativi massimizzando durata e sostenibilità, andando quindi oltre la classica impostazione fondata sui criteri di architettura, sicurezza statica e funzionalità. Il progetto ha praticamente triplicato l’intervallo temporale previsto per la manutenzione straordinaria, portandolo a cinquanta anni. La soluzione tecnica prescelta, inoltre, è in grado di minimizzare l’emissione di gas responsabili dell’effetto serra, per l’intero ciclo di vita dell’opera, rispetto alle soluzioni alternative prospettate. Per questo il ponte risulta essere ad oggi la prima grande infrastruttura europea, progettata e realizzata con quantificazione di sostenibilità ambientale. Nel quadro della sostenibilità, i futuri obiettivi relativi all’opera riguardano lo sviluppo dell’analisi del ciclo di vita (life cycle assessment) che quantifichi i benefici ambientali prodotti dal progetto”. Inaugurazione nuovo Ponte di Piacenza Il nuovo ponte di Piacenza esempio di progettazione condivisa Il nuovo ponte di Piacenza sul fiume Pò è un esempio eccellente di progettazione condivisa. L’ing. Mele sin dall’ inizio lavori ha implementato nel processo di progettazione la filosofia della “condivisione” delle singole competenze. Un gesto di “umiltà” che racchiude tutta la lungimiranza e l’innovazione del metodo operativo di Mele e del suo studio: progettare utilizzando le migliori competenze. Ed è così che Nord Zinc ha potuto fornire il suo contributo all’opera mettendo a punto lo studio dei cicli di protezione anticorrosiva e di finitura estetica per tutte le parti metalliche del ponte per raggiungere le massime durabilità attualmente raggiungibili. Ambiente in cui è istallata l' opera Il nuovo ponte di Piacenza seppur collocato in ambiente naturale, la concomitanza tra traffico e fiume, ha portato i progettisti a classificare l' opera in ambiente industriale, in classe di corrosività C4, secondo le normative EN ISO 12944. Grazie a ZINCATURA SIGILLO VERDE e SISTEMA TRIPLEX, possiamo garantire una durabilità alta, oltre 50 anni, senza interventi di manutenzione aggiuntivi, perfettamente in linea con l' idea iniziale del progetto che richiedeva una durabilità di trattamento di circa 50 anni. Parapetti del Ponte di Piacenza trattati con Sistema Triplex Maggiori informazioni sulle tecniche utilizzate di zincatura e verniciatura: Sigillo Verde Sistema Triplex
Il progetto del ponte ciclo-pedonale di Tiarno La zincatura e la vernicitura sono i trattamenti scelti per proteggere le srutture in acciaio del ponte ciclopedonale di Tiarno; un progetto che ha coinvolto Nord Zinc al fine di realizzare il trattamento anticorrosivo, SISTEMA TRIPLEX, ideato per garantire una corretta sostenibilità ambientale in linea con l' idea iniziale del progetto. Ponte ciclo-pedonale Tiarno (TN) Nell’ambito della pista ciclabile della Valle di Ledro (presso Tiarno – TN) è stato realizzato il ponte ciclo-pedonale ideale per smistare il flusso di circolazione. Il percorso parte e ritorna a Pieve di Ledro, attraverso un tracciato di 31km, immerso nella natura, che presenta un dislivello totale di 1000m. La ciclabile si snoda nella valle con panorami mozzafiato su: Lago di Ledro, Lago di Garda, Adamello e Brenta. La pista ciclo-pedonale parte dal Garnì Galet http://www.galet.it/, un bed & breakfast di Pieve di Ledro. Il percorso si articola su tratti sterrati, asfaltati, acciottolati e alcuni passaggi sospesi, proprio come il ponte ciclo-pedonale situato nel territorio di Tiarno. La struttura del ponte è istallato in un contesto rurale, in classe di corrosività C2 secondo la direttiva UNI EN ISO 12944-2. Grazie a SISTEMA TRIPLEX possiamo assicurare un’ alta durabilità, oltre i 15 anni, senza la necessità di sottoporre l’ opera a ulteriori interventi manutentivi. Struttura del ponte ciclo-pedonale trattata con SISTEMA TRIPLEX Per maggiore informazioni sul trattamento utilizzato di zincatura e verniciatura: SISTEMA TRIPLEX.
Il progetto dei pontili La zincatura e la verniciatura sono i trattamenti anticorrosivi scelti per la realizzazione dei pontili del Lago d' Idro. Il Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del Lago di Garda e del Lago di’Idro ha istituito un «servizio sperimentale integrato di trasporto pubblico, con autobus e navigazione di linea» nell’area del Lago d’ Idro, limitato ai mesi primaverili ed estivi. Il progetto richiedeva la realizzazione degli approdi per le imbarcazioni di servizio pubblico e l’ interscambio modale tra battello e mezzi di trasporto su gomma. I pontili sarebbero stati realizzati in acciaio e legno. Da questo presupposto nasce il coinvolgimento di Nord Zinc. La realizzazione degli approdi Pali di sotegno e telai I pali di sostegno e il telaio di base sono stati zincati a caldo secondo le norme UNI EN ISO 1461. L’installazione è stata classificata in classe di corrosività lm1, una codifica che identifica le installazioni immerse in acqua dolce. La perdita di spessore zinco, all’interno di questa classe, è di circa 15 micron all’ anno secondo le norme UNI EN ISO 1461, per lo più dovuta a corrosione elettrolitica. I pali sono stati realizzati con tubi dello spessore di 12 mm: lo spessore di zinco che si crea su questo manufatto è per norma pari a minimo 70 micon, anche se nella realtà si crea – in media – uno spessore pari a circa 200 micron. Da questi presupposti ne deriva una durabilità della lega protettiva pari a circa 13 anni. Questo limite temporale avrebbe potuto essere incrementato a fronte della realizzazione di una zincatura rinforzata – ovvero con spessore maggiorato – ottenibile previa sabbiatura SA 2 1/2 da effettuare prima della zincatura. Tuttavia lo stesso risultato è stato ottenuto mediante l’installazione di catodi sacrificali, al fine di limitare gli effetti della corrosione elettrolitica. Parapetti. I parapetti sono stati trattati con SISTEMA TRIPLEX®: il sistema protettivo Nord Zinc che amplifica, attraverso i trattamenti nanotecnologici, la prestazione anticorrosiva della zincatura a caldo con la finitura estetica della verniciatura a polvere, ottenendo una durabilità totale di circa 40 anni. I profili. In merito alla progettazione e realizzazione dei parapetti, la scelta dei profili si è focalizzata su prodotti tondi non riportanti spigoli vivi: lo spigolo vivo è, infatti, il primo punto di innesco ruggine, ed è fortemente sconsigliato dalle norme UNI EN ISO 14713 che richiamano la preparazione superficiale secondo le ISO 8503-1.
L' intervento sulla carpenteria metallica del Castello di Lerici I trattamenti di zincatura e verniciatura sono stati scelti nel progetto di ampliamento per il museo Geopaleontologico del Castello di Lerici. Nord Zinc è stata coinvolta per mettere a punto il sistema anticorroviso ed estetico, SISTEMA TRIPLEX, a protezione della carpenteria metallica. Il progetto di amplicamento del Museo Geopaleontologico nel Castello di Lerici Il Castello di Lerici si erge in posizione panoramica e dominante il promontorio dell' insenatura di Lerici. Fu costruito a partire dal 1152 d.C. e subì numerose trasformazioni ad opera delle Repubbliche Marinare di Genova e Pisa, che se ne contendevo la proprietà a causa della sua posizione strategica. Solo nel 1555 il castello cominciò ad assumere l' aspetto attuale. L’ampliamento prevedeva la realizzazione di una teca in acciaio-vetro, che chiudesse uno dei cortili interni al castello. All' interno dello stesso la struttura si presenta su due piani con una scala di collegamento. La copertura è realizzata in vetro sorretto da struttura in carpenteria metallica, ecco perché un’azienda come Nord Zinc si è rivelata un partner importante. L’ Arch. Roberto Salvaterra, progettista di tutte le fasi (preliminare, definitiva ed esecutiva), direttore dei lavori, e coordinatore per la sicurezza in progettazione ed esecuzione, unitamente all’ing Francesco De Martino che ha curato il progetto strutturale, hanno ritenuto opportuno realizzare un’opera dagli alti contenuti di sostenibilità applicando i concetti della progettazione partecipata. L’ istallazione dell' opera La realizzazione è avvenuta ad inizio agosto 2011. I vari pezzi sono stati calati all’interno del castello con l’ausilio di un elicottero, evitando di interferire con il traffico cittadino. Il montaggio è stato rapidissimo e ha limitato i disagi ai fruitori del Castello, rispettando una conduzione del lavoro che garantisce la massima discrezione. Grazie alla “pulizia di cantiere” assicurata dalle costruzioni a secco realizzate in acciaio, in poco più 3 mesi i nuovi ambienti sono stati consegnati al Museo, pronti ad accogliere una nuova esposizione. Inquadramento ambientale del progetto e accorgimenti costruttivi Il progetto sorge in ambiente marino , in classe di corrosità C5 in linea con la normativa UNI EN ISO 12944. Grazie all' utilizzo del trattamento di zincatura e verniciatura SISTEMA TRIPLEX, possiamo garantire una durabilità di 20 anni. Scegliere il metodo anticorrosivo adeguato alla classe di corrosività ambientale in cui il manufatto opererà, è sicuramente indispensabile, ma tutto ciò può essere inficiato da un' errata progettazione e preparazione superficiale del manufatto. La normativa UNI EN ISO 12944 raccomanda che vengano utilizzati particolari accorgimenti, durante la progettazione e preparazione del manufatto metallico. Inanzitutto è bene evitare trappole di corrosione , come scatolati che ritengano i liquidi, dimensioni e sovrapposizioni di elementi che non permettano la perfetta realizzazione del sistema protettivo. La scelta del tipo di profili che compongono il manufatto e la preparazione superficiale di quest’ultimo devono essere realizzate secondo la norma ISO 8504-1. Operando in classe di corrosività ambientale C5M, la superficie dei manufatti dovrà essere preparata secondo il grado P3 previsto dalla norma ISO 8504-1, che prevede: evitare spigoli vivi, svasare i fori, evitare la presenza di spruzzi di saldatura, cordoni di saldatura lisci e puliti, bordi di laminazione arrotondati con raggio superiore a 2 mm, faccia del taglio termico rimossa e bordo arrotondato, ecc. I progettisti hanno quindi scelto di utilizzare i seguenti profili: tubo per le colonne montanti, travi laminate a caldo per l’impalcato, piatto laminato a caldo per scale e parapetti, limitando all’estremo l’utilizzo di spigoli vivi. L’assemblaggio meccanico in cantiere ha inoltre assicurato la perfetta realizzazione del sistema anticorrosivo e di finitura su impianto industriale.
L' intervento sulla carpenteria metallica della Mecca La zincatura e la verniciatura sbarcano in Arabia Saudita all' interno del progetto di ampliamento della millenaria Moschea Al-Haram. Un progetto che terrà impegnata Nord Zinc per circa un anno e mezzo, al fine di realizzare il trattamento anticorrosivo SISTEMA TRIPLEX, sui manufatti della carpenteria metallica per la costruzione di tre imponenti edifici nella zona nord dell' area della moschea. Cantiere La mecca - Arabia Saudita Il progetto di ampliamento della Mecca in Arabia Saudita A cantiere ultimato, il primo building avrà una metratura complessiva di 7.200 mq con un' altezza pari a 117 metri, il secondo 10 mq con altezza di 128 metri, quindi il terzo avrà una superficie 5.500 mq e si innalzerà fino a 116 metri. Numeri impressionanti, ma lo sono ancora di più quelli relativi agli investimenti messi in atto per ampliare e riqualificare l' intera area della moschea; si stima infatti che, alla fine del 2011, l' importo complessivo messo a budget dal regno saudita per questo faraonico progetto, sia pari a 80 miliardi di ryal ( al cambio oltre 20 miliardi di dollari ). Il programma lavori comprende tre fasi: la costruzione di un maestoso edificio centrale, lo sviluppo di nuove corti e vie d' accesso attorno alla moschea, che includuno passaggi pedonali, tunnel e servizi igenici, e quindi l’implementazione di servizi e infrastrutture che garantiscano aria condizionata, elettricità costante e acqua potabile per tutti i pellegrini, nonché elevati standard di sicurezza. Progetto finale ampliamento La Mecca Inquadramento ambientale del progetto Quest' opera sorge in ambiente urbano , in classe di corrosità C3 in linea con la normativa UNI EN ISO 12944. Con l' utilizzo dei trattamenti di zincatura SIGILLO VERDE e zincatura e verniciatura SISTEMA TRIPLEX, siamo in grado di garantire un' altà durabilità, oltre i 15 anni, senza ulteriori interventi di manutenzione. Per maggiori informazioni su SISTEMA TRIPLEX.
L' intervento sulle strutture in acciaio dello Juventus Stadium Il trattamento di Zincatura è stato scelto per proteggere dalla corrosione tutti i telai in acciaio che sorreggono il sistema fotovoltaivo dello Juventus Stadium. L’ingresso VIP è caratterizzato da una teca in acciaio vetro la cui struttura è stata sottoposta a zincatura e verniciatura con SISTEMA TRIPLEX®. Scelte di eccellenza per una realizzazione d’eccellenza: il primo stadio privato nato solo per il calcio. L' impianto calcistico è privo di barriere architettoniche, nonchè il primo impianto ecocompatibile al mondo. L' opera inaugurata a settembre 2011 è composta da: 40.200 posti a sedere , una Superficie totale 355.000 metri quadrati, 2 Pitch view Studio, 3 Spogliatoi, 8 Aree ristorazione (vip, sponsor, stampa), 24 Bar, 64 Sky box e poi aree commerciali, verdi e per i servizi: un gioiello! Juventus Stadium Ambiente in cui è istallato lo Juventus Stadium L' opera è istallata in ambiente urbano , in classe di corrosività C3 secondo la normativa UNI EN ISO 12944. Con gli interventi di zincatura SIGILLO VERDE e zincatura e verniciatura SISTEMA TRIPLEX, possiamo garantire un' alta durabilità, superiore ai 15 anni, senza ulteriori interventi di manutenzione. Lo staff progettuale Progettisti dell’impianto: arch. Hernando Suarez (Studio Shesa), arch. Gino Zavarella (Studio Gau) Responsabili della progettazione e direzione lavori parte strutturale: ing. Francesco Ossola e Massimo Majowiecki Coordinamento della progettazione: arch. Antonio De la Pierre Progettazione architettonica: arch. Eloy e Stefano Suarez Project management: AI Group, Torino Collaborazione al progetto architettonico: Giugiaro Design, Pininfarina Extra Maggiori informazioni sulle tecniche di zincatura e verniciatura utilizzate: SISTEMA TRIPLEX ZINCATURA SIGILLO VERDE
Il progetto del Franciacorta Golf Club La struttura del Franciacorta Golf Club è stata lavorata con i trattamenti di zincatura e verniciatura, per un perfetto inserimento dell' opera nello splendido ambiente naturale del Golf Club. Il Franciacorta Golf Club è situato nel cuore della Franciacorta, in provincia di Brescia, sulle colline moreniche, ad un’altezza circa 185 metri s.l.m. e a sud del Lago d’Iseo. È al centro di un comprensorio golfistico di primaria importanza che raggruppa ben nove prestigiosi campi in meno di cento chilometri di distanza. Sessanta ettari nel verde, il Franciacorta Golf Club è un ambiente costruito su misura, ideale per gli spiriti sportivi e dinamici. È una splendida oasi verde, contornata da boschi e vigneti, che vanta di un’avifauna degna di un parco naturale. La copertura del campo pratica è realizzata con montanti in acciaio che presentano una sezione variabile, alleggeriti da una serie di fori che donano alla struttura un aspetto estremamente leggero. Inquadramento ambientale dell' opera La struttura del Franciacorta Golf Club è situata in ambiente naturale , rientrante in categoria C2 secondo la normativa UNI EN ISO 12944. Grazie a SISTEMA TRIPLEX possiamo assicurare un' alta durabilità, oltre i 15 anni, senza la necessità di sottoporre l' opera a ulteriori interventi manutentivi. Struttura Franciacorta Golf Club trattata con Sistema Triplex Per maggiori informazioni sulle tecniche utilizzate: SISTEMA TRIPLEX
L'intervento sul Ponte di Sant' Omobono Terme Il ponte di Sant' Omobono Terme (BG) realizzato interamente in acciaio è stato trattato con le tecniche di zincatura e verniciatura. Quest' opera architettonica trova la sua collocazione all’interno del progetto di valorizzazione del torrente Imagna e ai fini della promozione di un modello di mobilità sostenibile alternativo al trasporto privato su gomma. Il ponte di Sant’Omobono Terme (BG) unisce i due rami della strada ciclo-pedonale che collega le 5 frazioni di Sant’Omobono Terme. Ponte di Sant' Omobono Terme (BG) Ambiente in cui è istallata l' opera Il ponte è stato protetto con SISTEMA TRIPLEX: il sistema protettivo, tarato per ambiente urbano con basso inquinamento, in classe di corrosività C3 secondo UNI EN ISO; questo consentirà di fruire del ponte senza manutenzioni straordinarie per oltre 80 anni. La vernice sarà l’unico elemento che necessiterà di regolari manutenzioni ad intervalli di circa 15 anni. Per maggiori informazioni sulle tecniche di zincatura e verniciatura utilizzate: Sistema Triplex
L' intervento sulla Cannoniera (BG) Con l' intervento di zincatura e verniciatura, dopo quasi due secoli torna a essere accessibile il grande sotterraneo della Cannoniera di San Giovanni di Bergamo e della sortita nel baluardo di San Giovanni. La scala completamente in ferro posata tra il piano del baluardo e la casamatta permette di superare un dislivello di una decina di metri. Da L'Eco di Bergamo, sabato 14 novembre 2009. Bergamo ha dimostrato in modo molto chiaro di apprezzare l’atto di generosità compiuto dalla impresa edile Pandini, che, per festeggiare i 50 anni di attività, ha voluto restituire al godimento dei bergamaschi e dei turisti un angolo dimenticato delle Mura, la cannoniera di San Giovanni. Dopo due anni di lavori, l’imponente opera di architettura militare è stata riportata al suo stato originario e, per la cerimonia di inaugurazione, più di duecento persone sono arrivate sullo spalto di San Giovanni, testimoniando affetto e stima nei confronti di questo atto di mecenatismo. Ambiente in cui è installata l'opera La scala è stata protetta con SISTEMA TRIPLEX: il sistema protettivo, tarato per ambiente “naturale” in classe di corrosività C2 secondo UNI EN ISO 12944, consentirà di usufruire del manufatto per oltre 100 anni senza interventi manutentivi straordinari (dati certificati dallo studio del ciclo di vita LCA di SISTEMA TRIPLEX).
Da sempre, il territorio italiano è soggetto ad eventi sismici dagli effetti catastrofici, soprattutto negli ultimi decenni, segnati da terremoti, frane e alluvioni, che hanno lasciato molte famiglie senza tetto. Recentemente la responsabilità di tali avvenimenti viene imputata sempre più all’opera dell’uomo che a quella della natura, specialmente in seguito ai progressi burocratico-tecnologici resi obbligatori in campo edile.L’acciaio risulta essere la soluzione migliore per gli interventi di ristrutturazione, di adeguamento antisismico, di ampliamento degli edifici industriali lesionati o vulnerabili ai carichi accidentali. Sempre maggiori committenti fanno ricorso all’acciaio per la sicurezza delle loro sedi e stabilimenti produttivi. Zincatura SIGILLO VERDE è stata scelta come trattamento anticorrosivo, unendo così funzionalità e sostenibilità ambientale. Questo esempio di intervento antisismico,eseguito nel 2014 presso la Benelli Armi di Urbino, è raccontato in questo bell'articolo di Promozione Acciaio: vai all'articolo