Esempio di rinascimento francese 27, Rue de la République - 69002 LYON La realizzazione consiste in una struttura concepita in un contesto urbano, categoria C3H secondo la direttiva UNI EN ISO 12944-2. Un interessante approfondimento sul Progetto architettonico può essere letto nell’articolo “Le Grand Bazar de Lyon est mort, vive le Grand Bazar” scritto sul sito web pointsdactu.org. Di seguito un breve riassunto: « (…) Institution lyonnaise par excellence, doyen des grands magasins de Lyon, le Grand Bazar qui animait le coeur de la ville depuis l’automne 1886, a été régulièrement rénové, modernisé au fil des décennies, et s’est résolument adapté aux nouvelles techniques de vente, défiant ainsi le temps avec succès: il semblait éternel. Sa destruction, puis la reconstruction, à sa place, d’un immeuble moderne, restera longtemps dans les mémoires: mémoire des riverains, pour qui le Grand Bazar était un élément de la vie locale, mémoire des investisseurs et des locataires, le prix des bureaux prévus atteignant les 240 euros au mètre carré de location, mémoire des constructeurs enfin, pour qui le chantier est un véritable défi. Conçu par les architectes Jean-Pierre Buffi, ancien architecte-conseil de la Ville de Lyon, et Philippe de Fouchier, le futur bâtiment se veut homogène et de hauteur constante sur ses 4 façades. Deux volumes le composent: le socle, constituant les 3 premiers niveaux, recherche un maximum de transparence, accentuée par un inclinaison des façades vers l’extérieur, et le volume suspendu, plus opaque, couvre les 2 niveaux supérieurs de commerces jusqu’aux étages de bureaux, souligné par des lames horizontales métalliques. Les façades du socle seront en verre agrafé soutenu par une structure intérieure métallique et légère. La toiture sera revêtue de cuivre d’une couleur identique aux lames horizontales dans le haut du bâtiment. Le choix du verre et du métal participe à l’homogénéité et au caractère contemporain du bâti (…)». Maggiori informazione sul trattamento: SISTEMA TRIPLEX.
Come una foglia che nasce dal terreno, Lotus dà vita ad un intrigante arredo urbano di design, dotato di sedute e pensiline per parchi e aree di sosta. Un unico elemento tubolare di 14cm di diametro per 260cm di altezza, montato a raggiera ne genera la forte ed elegante struttura modulare portante che, crescendo, dona forza vitale a molteplici configurazioni in grado di riparare dalla pioggia, illuminare l‘ambiente circostante (con tecnologia LED) e generare energia: dalla soluzione base con un’unica foglia piccola da 4Mq di superficie fotovoltaica per una produzione di 500W fino a quella con foglia grande da 19Mq per 2.8KW. Lotus è anche punto di ricarica per auto elettriche, grazie ad un sistema centralizzato ogni posto auto è dotato di info point dal quale è possibile ricaricare pagando l’approvvigionamento con bancomat o carta di credito. Inoltre, grazie alle infinite combinazioni cromatiche offerte da una vasta gamma di verniciature rigorosamente ecologiche, Lotus si inserisce nel perfetto rispetto della natura adattandosi ai colori ambiente circostante: dalle fresche tonalità verdi per i contesti naturali, alle tonalità neutre per i contesti urbani, con possibilità di ulteriori scelte alternative a discrezione del cliente. Un progetto innovativo firmato dell’architetto Giancarlo Zema per la ergamasca LumineXence srl e sponsorizzato da un pool di aziende leader nel settore della produzione di soluzioni tecnologiche al servizio del sostenibile, quali Solarday SpA, Siderpali SpA, Eurozeta srl, Nord Zinc SpA, Scame Parre SpA. SISTEMA TRIPLEX è il sistema di protezione e finitura che l’arch. Zema ha scelto di utilizzare per le parti in acciaio, garantendo così un utilizzo continuativo della struttura senza necessità di interventi manutentivi.
Costa Crociere e il Palazzo Piccapietra: un piccolo intervento ad alto valore tecnologico. Questo è ciò che ha fatto Nord Zinc a Genova. L’azienda bresciana ha realizzato per il Palazzo Piccapietra di Costa Crociere una serie di piccole strutture in carpenteria metallica con finitura SISTEMA TRIPLEX. Essendo il Palazzo costruito in una città costiera, le piastre di contenimento delle lastre in cristallo sono quelle che risentono maggiormente dell’aggressione della salsedine marina. Il trattamento Sistema Triplex utilizzato da Nord Zinc garantisce un’ottima durabilità nel tempo, superiore sia alla tradizionale verniciatura che all’acciaio inox. Questa procedura innovativa garantisce una durabilità delle opere per oltre trent’anni, senza dover mai ricorrere ad ulteriori lavori di manutenzione. L’utilizzo di tecniche innovative e sicure permette anche un risparmio economico costante nel tempo. La protezione dell'acciaio, in ambienti salini ad alta aggressività, è uno dei fattori che permettono una salvaguardia maggiore dei manufatti. Il risparmio è considerevole, tenendo conto che un acciaio non protetto è soggetto a continue manutenzioni che oltre a essere costose non sono del tutto idonee. La semplice verniciatura, quasi sempre eseguita sul posto, non protegge il manufatto, poiché l'azione corrosiva è già in atto. Un trattamento composto, cioè zincatura e verniciatura salvaguardano le opere senza bisogno di alcuna manutenzione, salvo un lavaggio con acqua dolce di tanto in tanto.
Parapetto verde Nearly Zero Energy: estetica e funzionalità sostenibile Il progetto GreenFrame Il parapetto progettato è stato studiato non solo per adempire al suo semplice ruolo di elemento tecnico a supporto della passerella di ingresso dell’edificio, ma anche per sopperire a delle necessità legate alla non sufficiente privacy del fronte sud del VELUXlab. Il parapetto si pone infatti come elemento che assume anche la duplice funzionalità estetica e schermante. Il progetto architettonico prevede un parapetto costituito da elementi in acciaio, protetti e poi verniciati con un colore grigio che lo faccia innanzitutto risaltare sullo sfondo più chiaro dell’edificio, ma che richiami anche il colore dei listelli in alluminio che rivestono la copertura. Si è poi previsto, ai fini estetici di cui sopra, di inserire degli elementi a verde all’interno di opportune “vaschette” metalliche predisposte tra i profili montanti del parapetto. Nello specifico, si è pensato di inserire delle tavelle di GreenBiz nelle quali piantare delle essenze che una volta fiorite potessero conferire non solo finezza estetica al fronte sud, ma anche schermare con la loro ampiezza parte delle porzioni vetrate che affacciano su tale lato. “Greenframe” è stato fra i protagonisti della mostra MOTTAINAI, evento collegato al Fuori-Salone del Salone Internazionale del Mobile 2014. Quanto segue è il frutto di un lavoro portato a termine dallo studio Atelier2 - Gallotti e Imperadori Associati in collaborazione con lo studio giapponese Moyadesign, per VELUXlab. Scoprire il VeluxLab VELUXlab è il primo edificio italiano Nearly Zero Energy Building sito nel Campus di Bovisa del Politecnico di Milano. Rappresenta un caso di edificio ad alta efficienza energetica in continua evoluzione. Il sito è infatti un edificio sperimentale dove vengono studiate, testate e ottimizzate tecnologie attuali, future e futuribili per il mondo delle costruzioni. Scopriamolo in questo video. La struttura in acciaio e la sua protezione estetico-funzionale La carpenteria metallica del parapetto è stata realizzata per poi esser trattata secondo il procedimento di protezione e finitura estetica SISTEMA TRIPLEX® di Nord Zinc spa. SISTEMA TRIPLEX è un trattamento anticorrosivo ad alto valore estetico per manufatti in ferro e carpenteria metallica che pone attenzione al completo ciclo di vita del prodotto: dallo sviluppo alla produzione, fino al suo smaltimento. Studio del Ciclo di Vita LCA e Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD certificano l'impatto ambientale di SISTEMA TRIPLEX® favorendo scelte costruttive sostenibili e consapevoli. Vista l’analogia di applicazione del parapetto sugli atelier galleggianti nel progetto di Macao oggetto della tesi di laurea Giussani-Giustra-Zanardi, quindi in ambiente marino, si è deciso di applicare lo speciale trattamento riservato agli ambienti esposti a tale tipologia di ambienti (Classe di corrosività C5M secondo UNI EN ISO 12944). Il colore della verniciatura è stato scelto in modo tale che rendesse netta la distinzione del parapetto rispetto alle pareti esterne del lab e che richiamasse allo stesso tempo il colore delle lamelle in alluminio poste in copertura. La tonalità scelta è la “RAL 9006 Alluminio Brillante” proposta da catalogo Nord Zinc. Il trattamento, come da stratigrafia, è composto da zincatura a caldo e verniciatura a polvere con strato intermedio nanoceramico a fungere da collante. La messa in opera Successivamente è seguita la messa in opera dell’elemento finito, guarda il video Il GreenBiz Il materiale Greenbiz® di Komatsu Seiren ltd nasce in Giappone, dopo anni di ricerche e studi. Un materiale unico e brevettato a livello mondiale risultato di un ciclo virtuoso di produzione derivato da fanghi industriali. La cottura ad altissima temperatura (oltre i 1000 gradi centigradi) ‘ceramizza’ il composto che risulta, oltre che inerte, ignifugo anche ultra-micro poroso e leggerissimo. Viene tagliato in diversi formati con uno spessore da 2,5 a 4,5 cm. a seconda dell’applicazione. Le caratteristiche di fono assorbenza e di isolamento termico unite alla capacità di assorbire l’acqua e di trattenerla per il 50% del suo volume lo rende il miglior materiale possibile per coperture industriali e di terrazzi con la realizzazione di giardini pensili. Il suo utilizzo in ambito di verde pensile consente di minimizzare l'utilizzo di terriccio e le necessità irrigue dell'essenza arborea. Coordinate dell'installazione Se siete arrivati a questo post cliccando sul codice QR ci siete proprio davanti! Altrimenti lo potete ammirare alla sede del Politecnico di Milano Bovisa via Privata Giuseppe La Masa - Milano Protagonisti del Progetto Greenbiz Italia srl - www.greenbizitalia.it Marco Imperadori - Professore Associato c/o PoliMI, Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura. Matteo Giussani, Michael Giustra, Giulia Zanardi - Stagisti VELUXlab Moyadesign - www.moyadesign.jp Nord Zinc spa - www.nordzinc.com Studio Atelier2 - www.atelier2.it
Il progetto dell' asilo nido APE TAU a Coppito (AQ) L' asilo nido APE TAU è nato con l' idea di realizzare, in poco tempo, qualcosa di utile per il territorio aquilano colpito dal terremoto nell' aprile 2006; da qui su sollecitazione dell' ANCE mantovana e della Fondazione Comunità Mantovana Onlus, numerosi soggetti privati e associazioni mantovane e lombarde hanno unito le forze per dare vita a quest' opera di solidarietà. Il progetto Ape Tau è stato realizzato da Marco Imperadori, professore Associato del Politecnico di Milano dipartimento BEST, assieme allo studio Atelier 2, coordinato dall' Archietetto Valentina Gallotti. Asilo Nido APE TAU La struttura dell' Asilo nido La struttura dell' asilo è totalmente a secco, leggerissima con centinature portanti ed elementi secondari in legno o acciaio, con guscio interno e facciate totalmente stratificate a secco e iperisolate. Le componenti in acciaio sono state trattate con le lavorazioni di ZINCATURA SIGILLO VERDE e SISTEMA TRIPLEX, proposte da Nord Zinc. Le caratteristiche strutturali di Ape Tau e le sue forme, rendono l’edificio un luogo sicuro nel caso di eventi sismici; motivo per cui le autorità Aquilane, hanno concesso ad Ape Tau di ospitare i bambini più piccoli. La scelta del nome: APE TAU La scelta del nome, APE TAU non è casuale, ma ha un significato ben preciso: da una parte si fa riferimaneto all' ape, come simbolo di operosità, organizzazione e comunità, dall' altra abbiamo il TAU, la croce di San Francesco, simbolo di unione e speranza. Anche la scelta dei colori è perfettamente in linea con il nome scelto, infatti il corpo centrale dell' asilo è di colore giallo e marrone, che ricordano l' ape, mentre le due ali laterali sono di colore argento. L'intervento del professor Marco Imperadori: La cosa interessante di questo edificio è che è stato concepito con caratteristiche antisismiche di alto livello, con le più alte specifiche di prestazione attuale e materiali molto innovativi forniti di volta in volta da chi ha accettato di far parte del progetto. E' un edificio leggero, veloce da smontare, ma dotato di una resistenza molto spiccata.
La protezione del Ponte di Piacenza I trattamenti di zincatura e verniciatura di Nord Zinc sono stati scelti per proteggere le strutture in acciaio del nuovo ponte sul fiume Pò a Piacenza. Una scelta che ha portato Nord Zinc a mettere a punto gli innovativi trattamenti di ZINCATURA SIGILLO VERDE e SISTEMA TRIPLEX, riuscendo a trasmettere al progettista e committente l'importanza di effettuare scelte tecniche che assicurano massima sostenibilità ambientale e alta durabilità. Il disastro del 30 aprile 2009, resterà nella memoria di molti cittadini, dove improvvisamente cedette un' arcata del viadotto del Pò provocando un crollo che coinvolse quattro vetture. La ricostruzione dello stesso avvenne in tempi record, circa 8000 tonnellate d'acciaio reciclate, trasformate, protette e istallate in poco più di anno, l' inaugurazione del nuovo ponte avverrà infatti il 18 dicembre 2010. Un estratto dal discorso di inaugurazione del presidente dell’ANAS Pietro Ciucci: “Il progetto del ponte è stato redatto sulla base di criteri innovativi massimizzando durata e sostenibilità, andando quindi oltre la classica impostazione fondata sui criteri di architettura, sicurezza statica e funzionalità. Il progetto ha praticamente triplicato l’intervallo temporale previsto per la manutenzione straordinaria, portandolo a cinquanta anni. La soluzione tecnica prescelta, inoltre, è in grado di minimizzare l’emissione di gas responsabili dell’effetto serra, per l’intero ciclo di vita dell’opera, rispetto alle soluzioni alternative prospettate. Per questo il ponte risulta essere ad oggi la prima grande infrastruttura europea, progettata e realizzata con quantificazione di sostenibilità ambientale. Nel quadro della sostenibilità, i futuri obiettivi relativi all’opera riguardano lo sviluppo dell’analisi del ciclo di vita (life cycle assessment) che quantifichi i benefici ambientali prodotti dal progetto”. Inaugurazione nuovo Ponte di Piacenza Il nuovo ponte di Piacenza esempio di progettazione condivisa Il nuovo ponte di Piacenza sul fiume Pò è un esempio eccellente di progettazione condivisa. L’ing. Mele sin dall’ inizio lavori ha implementato nel processo di progettazione la filosofia della “condivisione” delle singole competenze. Un gesto di “umiltà” che racchiude tutta la lungimiranza e l’innovazione del metodo operativo di Mele e del suo studio: progettare utilizzando le migliori competenze. Ed è così che Nord Zinc ha potuto fornire il suo contributo all’opera mettendo a punto lo studio dei cicli di protezione anticorrosiva e di finitura estetica per tutte le parti metalliche del ponte per raggiungere le massime durabilità attualmente raggiungibili. Ambiente in cui è istallata l' opera Il nuovo ponte di Piacenza seppur collocato in ambiente naturale, la concomitanza tra traffico e fiume, ha portato i progettisti a classificare l' opera in ambiente industriale, in classe di corrosività C4, secondo le normative EN ISO 12944. Grazie a ZINCATURA SIGILLO VERDE e SISTEMA TRIPLEX, possiamo garantire una durabilità alta, oltre 50 anni, senza interventi di manutenzione aggiuntivi, perfettamente in linea con l' idea iniziale del progetto che richiedeva una durabilità di trattamento di circa 50 anni. Parapetti del Ponte di Piacenza trattati con Sistema Triplex Maggiori informazioni sulle tecniche utilizzate di zincatura e verniciatura: Sigillo Verde Sistema Triplex
Il progetto del ponte ciclo-pedonale di Tiarno La zincatura e la vernicitura sono i trattamenti scelti per proteggere le srutture in acciaio del ponte ciclopedonale di Tiarno; un progetto che ha coinvolto Nord Zinc al fine di realizzare il trattamento anticorrosivo, SISTEMA TRIPLEX, ideato per garantire una corretta sostenibilità ambientale in linea con l' idea iniziale del progetto. Ponte ciclo-pedonale Tiarno (TN) Nell’ambito della pista ciclabile della Valle di Ledro (presso Tiarno – TN) è stato realizzato il ponte ciclo-pedonale ideale per smistare il flusso di circolazione. Il percorso parte e ritorna a Pieve di Ledro, attraverso un tracciato di 31km, immerso nella natura, che presenta un dislivello totale di 1000m. La ciclabile si snoda nella valle con panorami mozzafiato su: Lago di Ledro, Lago di Garda, Adamello e Brenta. La pista ciclo-pedonale parte dal Garnì Galet http://www.galet.it/, un bed & breakfast di Pieve di Ledro. Il percorso si articola su tratti sterrati, asfaltati, acciottolati e alcuni passaggi sospesi, proprio come il ponte ciclo-pedonale situato nel territorio di Tiarno. La struttura del ponte è istallato in un contesto rurale, in classe di corrosività C2 secondo la direttiva UNI EN ISO 12944-2. Grazie a SISTEMA TRIPLEX possiamo assicurare un’ alta durabilità, oltre i 15 anni, senza la necessità di sottoporre l’ opera a ulteriori interventi manutentivi. Struttura del ponte ciclo-pedonale trattata con SISTEMA TRIPLEX Per maggiore informazioni sul trattamento utilizzato di zincatura e verniciatura: SISTEMA TRIPLEX.
Il progetto dei pontili La zincatura e la verniciatura sono i trattamenti anticorrosivi scelti per la realizzazione dei pontili del Lago d' Idro. Il Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del Lago di Garda e del Lago di’Idro ha istituito un «servizio sperimentale integrato di trasporto pubblico, con autobus e navigazione di linea» nell’area del Lago d’ Idro, limitato ai mesi primaverili ed estivi. Il progetto richiedeva la realizzazione degli approdi per le imbarcazioni di servizio pubblico e l’ interscambio modale tra battello e mezzi di trasporto su gomma. I pontili sarebbero stati realizzati in acciaio e legno. Da questo presupposto nasce il coinvolgimento di Nord Zinc. La realizzazione degli approdi Pali di sotegno e telai I pali di sostegno e il telaio di base sono stati zincati a caldo secondo le norme UNI EN ISO 1461. L’installazione è stata classificata in classe di corrosività lm1, una codifica che identifica le installazioni immerse in acqua dolce. La perdita di spessore zinco, all’interno di questa classe, è di circa 15 micron all’ anno secondo le norme UNI EN ISO 1461, per lo più dovuta a corrosione elettrolitica. I pali sono stati realizzati con tubi dello spessore di 12 mm: lo spessore di zinco che si crea su questo manufatto è per norma pari a minimo 70 micon, anche se nella realtà si crea – in media – uno spessore pari a circa 200 micron. Da questi presupposti ne deriva una durabilità della lega protettiva pari a circa 13 anni. Questo limite temporale avrebbe potuto essere incrementato a fronte della realizzazione di una zincatura rinforzata – ovvero con spessore maggiorato – ottenibile previa sabbiatura SA 2 1/2 da effettuare prima della zincatura. Tuttavia lo stesso risultato è stato ottenuto mediante l’installazione di catodi sacrificali, al fine di limitare gli effetti della corrosione elettrolitica. Parapetti. I parapetti sono stati trattati con SISTEMA TRIPLEX®: il sistema protettivo Nord Zinc che amplifica, attraverso i trattamenti nanotecnologici, la prestazione anticorrosiva della zincatura a caldo con la finitura estetica della verniciatura a polvere, ottenendo una durabilità totale di circa 40 anni. I profili. In merito alla progettazione e realizzazione dei parapetti, la scelta dei profili si è focalizzata su prodotti tondi non riportanti spigoli vivi: lo spigolo vivo è, infatti, il primo punto di innesco ruggine, ed è fortemente sconsigliato dalle norme UNI EN ISO 14713 che richiamano la preparazione superficiale secondo le ISO 8503-1.
Una seconda possibilità al passato, un primo passo verso il futuro: esempio virtuoso di recupero edilizio basato sull'acciaio. La società idroelettrica del Tirolo Tiwag, ha scelto i trattamenti di zincatura e verniciatura proposti da Nord Zinc: in particolare il sistema anticorrosivo ed estetico, SISTEMA TRIPLEX, per proteggere le oltre 50 tonnellate di carpenteria metallica che compongono la struttura. La sede della Tiwag si trova in Eduard Wallnöfer Platz, ad Innsbruck, si tratta di un edificio rivestito in vetro ed acciaio, in completa armonia estetica e filosofica con il territorio. L' azienda produce e distribuisce energia elettrica da fonti rinnovabili: idroelettrica, eolica e fotovoltaico. Eco-sostenibilità del progetto Tiwag esalta i suoi valori green inspired, diffondendno alla clientela servizi per il risparmio energetico e la mobilità elettrica: proprio su queste linee si colloca la filosofia Nord Zinc, che è stata scelta sia per efficienza, sia per coerenza di obiettivi.Questa prospettiva eco-sostenibile è incarata dal progetto stesso, che ha donato all' edificio una seconda vita: l' intervento ha scelto di mantener la costruzione esistente, rivestendola di una seconda pelle in vetro e acciaio, resistente, durevole e a basso impatto ambientale nel lungo periodo. Tutto questo è reso possibile grazie alla tecnologia a secco, che permette di operare in qualsiasi condizione atmosferica, limitare le lavorazioni in loco e gestire un' area cantiere ordinata e pulita. Queste prerogative etiche sono rispecchiate anche dai tratti estetici dell'edificio: sulla facciata in vetro si specchiano i profili delle montagne che sovrastano la città, prolungati fino all'interno della piazza. La bellezza e la forza della natura incontrano un panorama urbano che accoglie e valorizza la sua identità, un'armonia ideata dallo studio di architettura Puerstl Langmaier di Graz, www.plarchitekten.at. I trattamenti realizzati da Nord Zinc A Nord Zinc sono stati commissionati i trattamenti anticorrosivi ed estetici per le parti in carpenteria metallica: oltre 50 tonnellate di materiali, lavorati e consegnati in poche settimane. Sulla struttura in acciaio, Nord Zinc ha realizzato il trattamento SISTEMA TRIPLEX® in versione standard per impiego urbano in classe di corrosività C3, con una vernice color RAL 9006 di durabilità H elevata (oltre 15 anni). Le vele frangisole in alluminio sono state trattate con una verniciatura a polvere, anch’esse per impiego in classe di corrosività C3, con la medesima durabilità.
L' intervento sulla carpenteria metallica del Castello di Lerici I trattamenti di zincatura e verniciatura sono stati scelti nel progetto di ampliamento per il museo Geopaleontologico del Castello di Lerici. Nord Zinc è stata coinvolta per mettere a punto il sistema anticorroviso ed estetico, SISTEMA TRIPLEX, a protezione della carpenteria metallica. Il progetto di amplicamento del Museo Geopaleontologico nel Castello di Lerici Il Castello di Lerici si erge in posizione panoramica e dominante il promontorio dell' insenatura di Lerici. Fu costruito a partire dal 1152 d.C. e subì numerose trasformazioni ad opera delle Repubbliche Marinare di Genova e Pisa, che se ne contendevo la proprietà a causa della sua posizione strategica. Solo nel 1555 il castello cominciò ad assumere l' aspetto attuale. L’ampliamento prevedeva la realizzazione di una teca in acciaio-vetro, che chiudesse uno dei cortili interni al castello. All' interno dello stesso la struttura si presenta su due piani con una scala di collegamento. La copertura è realizzata in vetro sorretto da struttura in carpenteria metallica, ecco perché un’azienda come Nord Zinc si è rivelata un partner importante. L’ Arch. Roberto Salvaterra, progettista di tutte le fasi (preliminare, definitiva ed esecutiva), direttore dei lavori, e coordinatore per la sicurezza in progettazione ed esecuzione, unitamente all’ing Francesco De Martino che ha curato il progetto strutturale, hanno ritenuto opportuno realizzare un’opera dagli alti contenuti di sostenibilità applicando i concetti della progettazione partecipata. L’ istallazione dell' opera La realizzazione è avvenuta ad inizio agosto 2011. I vari pezzi sono stati calati all’interno del castello con l’ausilio di un elicottero, evitando di interferire con il traffico cittadino. Il montaggio è stato rapidissimo e ha limitato i disagi ai fruitori del Castello, rispettando una conduzione del lavoro che garantisce la massima discrezione. Grazie alla “pulizia di cantiere” assicurata dalle costruzioni a secco realizzate in acciaio, in poco più 3 mesi i nuovi ambienti sono stati consegnati al Museo, pronti ad accogliere una nuova esposizione. Inquadramento ambientale del progetto e accorgimenti costruttivi Il progetto sorge in ambiente marino , in classe di corrosità C5 in linea con la normativa UNI EN ISO 12944. Grazie all' utilizzo del trattamento di zincatura e verniciatura SISTEMA TRIPLEX, possiamo garantire una durabilità di 20 anni. Scegliere il metodo anticorrosivo adeguato alla classe di corrosività ambientale in cui il manufatto opererà, è sicuramente indispensabile, ma tutto ciò può essere inficiato da un' errata progettazione e preparazione superficiale del manufatto. La normativa UNI EN ISO 12944 raccomanda che vengano utilizzati particolari accorgimenti, durante la progettazione e preparazione del manufatto metallico. Inanzitutto è bene evitare trappole di corrosione , come scatolati che ritengano i liquidi, dimensioni e sovrapposizioni di elementi che non permettano la perfetta realizzazione del sistema protettivo. La scelta del tipo di profili che compongono il manufatto e la preparazione superficiale di quest’ultimo devono essere realizzate secondo la norma ISO 8504-1. Operando in classe di corrosività ambientale C5M, la superficie dei manufatti dovrà essere preparata secondo il grado P3 previsto dalla norma ISO 8504-1, che prevede: evitare spigoli vivi, svasare i fori, evitare la presenza di spruzzi di saldatura, cordoni di saldatura lisci e puliti, bordi di laminazione arrotondati con raggio superiore a 2 mm, faccia del taglio termico rimossa e bordo arrotondato, ecc. I progettisti hanno quindi scelto di utilizzare i seguenti profili: tubo per le colonne montanti, travi laminate a caldo per l’impalcato, piatto laminato a caldo per scale e parapetti, limitando all’estremo l’utilizzo di spigoli vivi. L’assemblaggio meccanico in cantiere ha inoltre assicurato la perfetta realizzazione del sistema anticorrosivo e di finitura su impianto industriale.