SISTEMA TRIPLEX: il nuovo volto della sostenibilità con il nuovo sito internet. Pensare, progettare e creare, con l'attenzione alla salute del pianeta. Questo è il pensiero essenziale da cui nasce SISTEMA TRIPLEX, marchio registrato di Nord Zinc spa. E se prima si trattava del trattamento distintivo di un’azienda, oggi SISTEMA TRIPLEX si propone come una visione del mondo, con una propria identità e uno spirito individuale. Per questo SISTEMA TRIPLEX, già diffuso grazie alle sue caratteristiche, oggi si rilancia con un sito personale, del tutto nuovo, per presentare un'immagine, i cui tratti riflettono un’idea e una filosofia Think Green, difendere la sostenibilità, il modo di essere del futuro e di una nuova visione dei materiali per l'architettura. Nasce il nuovo sito di SISTEMA TRIPLEX, uno spazio attuale, ricco di sezioni specifiche, volte a diffondere il marchio SISTEMA TRIPLEX e il suo pensiero di fondo, attento all'impatto ambientale dell'intero ciclo del prodotto: sviluppo, produzione e smaltimento. I trattamenti di zincatura non sono servizi sostituibili: la qualità con cui vengono realizzati può fare un'enorme differenza sulla durabilità di una struttura e sugli effetti che questa può riversare nell'ambiente in cui viviamo. A differenza dei trattamenti tradizionali, il nuovo SISTEMA TRIPLEX garantisce vantaggi unici, che possono essere racchiusi in tre concetti: protezione, prestazione e perfezione, le tre p della sostenibilità ambientale, illustrate con categorie precise all'interno del nuovo sito SISTEMA TRIPLEX. Protezione: un manufatto costruito correttamente presenta un ciclo di vita molto più lungo rispetto a strutture con processi anticorrosivi non altrettanto idonei. Grazie alle diverse versioni , SISTEMA TRIPLEX, offre la possibilità di realizzare la miglior soluzione protettiva, a seconda delle condizioni ambientali. Prestazione: le prestazioni anti corrosive di SISTEMA TRIPLEX sono assicurate in tutte le condizioni ambientali: questo consente di limitare ulteriori e costosi interventi manutentivi. Sono tre gli elementi che costituiscono SISTEMA TRIPLEX: evoluzione degli impianti, innovazione nei pre-trattamenti e affinamento continuo dei bagni di fusione, una combinazione efficace e sostenibile. Perfezione: quando si parla di durabilità e sostenibilità ambientale, estetica e prestazione coincidono. Il processo di verniciatura a polvere, esente da solventi, permette la realizzazione di un film di spessore omogeneo su tutto il manufatto, consentendo il miglior inserimento nel contesto dell'opera. Tutto questo inserito nella flessibilità che permette l'innovativo metodo di progettazione condivisa è sostenibilità. Lo staff Nord Zinc assiste il cliente in tutte le fasi, dalla progettazione all'assistenza, suggerendo le migliori soluzioni possibili per il manufatto in questione e facilitando tutti gli aspetti legati al processo: logistica, montaggio e movimentazione. Questi i pilastri portanti di SISTEMA TRIPLEX, suddivisi in aree specifiche nella grafica del nuovo sito sistematriplex.it. Una pagina online personalizzata, che traccia le linee di un nuovo modo di costruire la realtà e lo rende più trasparente possibile, elencando tutti i rivenditori ufficiali, i contatti, le informazioni e gli eventi. Inoltre, è disponibile la sezione dove potersi iscrivere alla newsletter, per essere sempre aggiornati sulle novità di SISTEMA TRIPLEX.
Teatro Romano di Brescia eseguito l'intervento di restauro in collaborazione con il Comune di Brescia. L'intervento di adeguamento e messa in sicurezza del sito del Teatro Romano di Brescia è il risultato di un lavoro di equipe. Il progetto è stato sviluppato interamente all'interno degli uffici tecnici comunali con il prezioso contributo dei tecnici Nord Zinc per la definizione dei trattamenti anticorrosivi da applicare alle strutture metalliche e per la scelta delle finiture estetiche. L'area del teatro prima dell'intervento si presentava molto dismessa, una vecchia recinzione mostrava tutti i segni del tempo ed impediva la vista completa del sito, il ponte di accesso era un'opera molto precaria e i dissuasori che limitavano l'area percorribile erano realizzati con barriere temporanee di scarso valore estetico. Come si presentava la cancellata prima del restauro Il ponte prima dell'intervento Il muro della cancellata venendo da est che impediva la visuale completa del teatro Il muro di cinta a est che chiudeva la vista completamente Il progetto di riqualificazione, d'intesa con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della provincia di Brescia, ha permesso di eliminare tutte le barriere visive costituite dai muri consentendo ora una visione molto ampia e completa dell'area. Il percorso di visita a sud ora presenta un parapetto che lascia completamente libera la vista da ogni ostacolo. Il ponte dopo l'intervento con i nuovi parapetti e la costolatura laterale I nuovi parapetti venendo da est consentono una visione completa dell'area La nuova cancella del teatro Romano trattata con SISTEMA TRIPLEX La nuova vista venendo da ovest grazie ai nuovi parapetti Tutti i manufatti metallici sono realizzati con protezione SISTEMA TRIPLEX: questo innovativo trattamento permetterà alle strutture di operare senza ulteriore manutenzione per oltre 100 anni (dati ricavati dallo studio del ciclo di vita). La verniciatura, che compone il sistema, è realizzata con poliestere ad alta tenuta colore.
Il protocollo LEED arriva alla versione 4 introducendo nuovi parametri. La nuova versione del protocollo LEED v4 (in vigore dal novembre 2013) ha introdotto nuovi parametri per la valutazione dei prodotti e componenti da costruzioni sostenibili, passando dal contenuto di riciclato all’ Environmental Product Declaration (EPD). L’intento è quello di incoraggiare l’utilizzo di prodotti e materiali di cui sono note le informazioni del ciclo di vita e che hanno impatti economici, sociali e ambientali preferibili rispetto ad altri prodotti. Questo porterà i componenti del team di progetto a selezionare prodotti le cui caratteristiche di sostenibilità siano state verificate e convalidate da parti indipendenti. Il punteggio acquisibile fa parte degli MR Credit e può variare da 1 a 2 a seconda della tipologia di intervento realizzativo. Nord Zinc da diversi anni propone trattamenti anticorrosivi e estetici per manufatti metallici corredati da studio del ciclo di vita LCA e di Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD, in particolare: ZINCATURA SIGILLO VERDE®: zincatura a caldo secondo le diverse norme internazionali, realizzata in bagno di zinco classe 1 secondo EUR 24286 EN. Disponibile per manufatti in acciaio di dimensioni massime 13.000x2.000x3.200mm. VERNICIATURA A POLVERE: realizzata su manufatti in metallo (ferro, acciaio o alluminio) secondo le norme UNI EN 13438, disponibile per le diverse classi di corrosività ambientale secondo la UNI EN ISO 12944 (da ambienti naturali C1 ad atmosfere aggressive o marine C5) per manufatti in acciaio di dimensioni massime 13.000x2.500x800mm e 13.000x2300x1.600mm. SISTEMA TRIPLEX®, innovativo trattamento che combina la zincatura a caldo con la verniciatura a polvere mediante substrato nanoceramico in grado di assicurare durabilità elevatissime con ridotti impatti ambientali. SISTEMA TRIPLEX® è disponibile per manufatti in acciaio di dimensioni massime 13.000x2.500x800mm e 13.000x2300x1.600mm. Ad avvalorare ulteriormente la sostenibilità dei trattamenti la sottoscrizione del regolamento di gestione ambientale Europeo EMAS da parte di Nord Zinc per proprio sito produttivo di San Gervasio Bresciano. I trattamenti Nord Zinc sono disponibili anche attraverso la rete di rivenditori ufficiali sul territorio. Un accurato servizio di pre-post vendita è disponibile al fine di contribuire ad una progettazione partecipata sempre più votata alla sostenibilità totale.
Da sempre, il territorio italiano è soggetto ad eventi sismici dagli effetti catastrofici, soprattutto negli ultimi decenni, segnati da terremoti, frane e alluvioni, che hanno lasciato molte famiglie senza tetto. Recentemente la responsabilità di tali avvenimenti viene imputata sempre più all’opera dell’uomo che a quella della natura, specialmente in seguito ai progressi burocratico-tecnologici resi obbligatori in campo edile.L’acciaio risulta essere la soluzione migliore per gli interventi di ristrutturazione, di adeguamento antisismico, di ampliamento degli edifici industriali lesionati o vulnerabili ai carichi accidentali. Sempre maggiori committenti fanno ricorso all’acciaio per la sicurezza delle loro sedi e stabilimenti produttivi. Zincatura SIGILLO VERDE è stata scelta come trattamento anticorrosivo, unendo così funzionalità e sostenibilità ambientale. Questo esempio di intervento antisismico,eseguito nel 2014 presso la Benelli Armi di Urbino, è raccontato in questo bell'articolo di Promozione Acciaio: vai all'articolo
EN TEATRO ROMANO | RESTAURO | DURABILITÀ ED ECO SOSTENIBILITÀ | SISTEMA TRIPLEX Nell'ottobre 2014 sono stati ultimati i primi lavori di restauro e messa in sicurezza del teatro romano. Desideriamo offrirvi una piccola guida per scoprire questo meraviglioso luogo, la sua storia e le scelte tecnologiche utilizzate per renderlo nuovamente fruibile al pubblico. Benvenuti nella Brixia Romana! 2000 anni di Storia Il Teatro Romano di Brescia è stato testimone silenzioso ma costante degli ultimi 2.000 anni della storia della città: parliamo di 2.000 anni poiché fu edificato in età augustea (fine I sec. a.C.- inizio I sec. d.C.), subì un sostanziale riordino in età flavia, all’epoca della costruzione del Capitolium di Brescia, e fu completamente rinnovato nel suo apparato decorativo in età severiana (II-III secolo d.C.). Si suppone che il teatro potesse contenere sino a 15.000 spettatori: un numero più che ragguardevole per l’epoca. L’edificio rimase in uso fino al IV-V secolo d.C., la scena crollò solo tra l’XI e il XII secolo, forse a seguito di un terremoto. Successivamente l’area venne usata come cava di materiale, fino alla costruzione di Palazzo Maggi nel XIV secolo, costruzione che utilizzò ampiamente le strutture romane preesistenti. Scoprite la sua affascinante storia : Il Teatro Romano Restauro Il Teatro Romano di Brescia, dopo i primi restauri degli anni 30 e 70 del XX secolo, ha subito una lunga fase di abbandono e incuria, negli ultimi anni più voci si sono levate richiedendo il restauro dei resti. Come si presentava la cancellata prima del restauro Nord Zinc, da sempre attenta al lato culturale della sua mission aziendale, si è subito impegnata con l’amministrazione comunale di Brescia per fornire i trattamenti per la nuova cancellata e i manufatti in metallo all'interno del Teatro Romano, primo significativo passo per la riqualificazione di questa antica parte del centro storico cittadino. La cancellata del Teatro Romano nel suo attuale aspetto. I manufatti sono stati trattati con SISTEMA TRIPLEX®, l’innovativo metodo di zincatura ideato da Nord Zinc: grazie a questo trattamento la fruibilità è garantita per decenni nel totale rispetto dell’ambiente e senza ulteriori interventi manutentivi. Scopri i vantaggi di SISTEMA TRIPLEX® Durabilità ed Eco Sostenibilità La corrosione è il peggior nemico dell’acciaio, si calcola che vadano perse, ogni anno, circa 100.000 tonnellate di acciaio a causa di questo problema: uno spreco non più sostenibile per l’ambiente. Come si può preservare l’acciaio? I due metodi classici sono la verniciatura e la zincatura a caldo: Nord Zinc, costantemente alla ricerca di innovazione tecnologica e rispetto per l’ambiente, ha ideato il SISTEMA TRIPLEX®, un metodo innovativo che perfeziona l'unione dei metodi classici esaltandone la sinergia. La grande innovazione sta nella durabilità di questo trattamento, che è garantito per un lungo periodo di tempo e non necessita di manutenzione periodica: un grande vantaggio per l'ambiente e anche per le casse comunali. Un nuovo modo di pensare alla eco-sostenibilità I trattamenti sono stati sottoposti a Studio del Ciclo di Vita LCA e dispongono di Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD, certificazioni ambientali che garantiscono l’eco sostenibilità del trattamento a dimostrazione del senso etico e sociale, parti essenziali della filosofia d'intervento voluta dall'Amministrazione e della mission aziendale di Nord Zinc.
IT In October 2014 were closed the first works of restoration and making safe of the Roman Theatre. We desire to offer you a short guide to discover that awesome place, its history and the technical choices used to make it gain usable by the public. Welcome to the Roman Brixia! 2,000 years of history The Roman Theatre of Brescia has been a silent, but stable, witness of the last 2,000 years of the history of Brescia: we talk about 2,000 years because it was built during Augustan age (end of I century BD – beginning of I century AD), it underwent a significant renovation in Flavian age, at the time of building of the Temple Capitolium of Brescia, during Severian age (II-III century AD) it was totally restored. It is supposed that the theatre could host until 15,000 spectators: a very significant number for that time. The building was used till IV-V century, the stage collapsed between XI and XII century, maybe as a consequence of an earthquake. Later the place was used as quarry, until the construction of Palazzo Maggi (XIV century), for this palace were abundantly used pre-existing roman materials. Restoration After the first restorations during the 30s and 70s of the XX century, the Roman Theatre of Brescia lived a time of abandon and neglect, in these last years many voices has been asking the restoration of the site. Nord Zinc always dedicated to the cultural side an important part of its business mission and undertook with the City Administration of Brescia to give the treatments for the new railing of the Roman Theatre, first significant step to regenerate that ancient part of the historical centre of Brescia. The railing was treated with SISTEMA TRIPLEX®, an innovative method of galvanization created by Nord Zinc: thanks to this treatment the usable is guaranteed for decades respecting the environment and without further interventions of maintenance. Durability & Environmental Sustainability Corrosion is the worst enemy of steel, every year it is estimated that almost 100,000 tons of steel are lost because this problem: a squandering that the environment cannot sustain anymore. How to preserve steel? The classical methods are painting and hot-dip galvanizing: Nord Zinc, constantly looking for innovation and respect of the environment, created SISTEMA TRIPLEX®, an innovative method that puts the final touch on the union between the two methods enhancing the synergy. The greatest innovation is in the durability of this treatment, it is guaranteed for a very long time and it needs no further periodical maintenance: a great benefit for environment and for the city funds. The treatments are controlled with Life Cycle Assessment (LCA) and have the Environmental Product Declaration (EPD), these certifications guarantee environmental sustainability and prove the ethical and social sense of Nord Zinc’s business mission, essential parts of the philosophy of the work that the city administration wanted.
In seguito agli aggiornamenti da parte dell'AIRC riguardo agli scarichi sui motori diesel, Nord Zinc aggiorna il suo parco macchine con l'adozione di nuove misure di sicurezza, in linea con le più recenti classificazioni. Lo scorso giugno 2012 infatti l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro ha definito gli scarichi dei motori diesel come materiale cancerogeno per l'uomo di Gruppo 1. In vista di queste considerazioni e dei rischi ad esse connessi, l'azienda ha consolidato le attuali soluzione tecniche praticabili secondo i principi di cautela e ragionevolezza. Per una prima valutazione dell'esposizione dei lavoratori ai rischi, Nord Zinc ha considerato i seguenti parametri: le tipologie e l'efficienza dei motori, i sistemi di controllo degli scarichi, le caratteristiche dei carburanti e i loro consumi annui, il grado di confinamento dei luoghi, i tempi e i modi di lavoro. Dall'analisi è emerso che l'esposizione dei lavoratori agli scarichi diesel è principalmente dovuta all'utilizzo di carrelli elevatori presso i reparti produttivi. Come ben noto, le migliori tecnologie propulsive a basse emissioni sono associate ai veicoli con alimentazione elettrica o alimentati a metano. Viste le valutazioni già effettuate in passato, l'impiego di carrelli elettrici risulta incompatibile con l'esigenze produttive di Nord Zinc, in termini di potenza, portata, autonomia operativa e tempistiche di ricarica. Per queste ragioni, l'azienda ha optato per la miglior soluzione possibile, che consiste nella scelta di carrelli alimentati a metano con prestazioni equivalenti alle attuali macchine operatrici alimentate a gasolio. Pur mantenendo un motore endotermico classico, i nuovi carrelli hanno emissioni a ridotto impatto ambientale: 50% in meno di monossido di carbonio, 80% in meno di idrocarburi, 70% in meno di ossido d'azoto e 98% in meno di particolato e fuliggine. Queste caratteristiche rendono le nuove macchine adatte ad operare all'interno dei reparti di lavoro, eliminando i rischi legati a quelle precedenti. Inoltre, ad oggi si può affermare con certezza che le emissioni da gas di scarico di motori alimentati a gas metano non sono classificate come cancerogene da alcun ente di competenza. Con le nuove misure di rinnovamento del parco macchine, che hanno previsto l'installazione della centrale di compressione del metano e la stazione di rifornimento insieme all'acquisto di 7 nuovi carrelli, Nord Zinc ha eliminato l'insorgenza di qualsiasi rischio legato alle nuove classificazioni dei gas di scarico di motori diesel, con il criterio di sicurezza ambientale e lavorativa come priorità assoluta, nonché migliorato la propria sostenibilità ambientale. Il sito produttivo Nord Zinc, registrato EMAS, diventa ulteriormente sinonimo di sviluppo eco-sostenibile. Se credete nell'eco-sostenibilità, scegliete partner che condividono i vostri stessi valori.
La zincatura a caldo aggiornata alla EN 1090 entrata in vigore dal 1 luglio 2014 1. Di cosa parla la normativa La EN 1090 è una norma che descrive i requisiti e le modalità per l’apposizione della Marcatura CE, secondo la Direttiva 89/106/CEE ed il Regolamento Europeo (UE) n. 305/2011. Tale applicazione, volontaria già dal 1 dicembre 2010, diviene dunque obbligatoria dal 1 luglio 2014. 2. Le novità della normativa La norma introduce importanti novità, in particolare negli ambiti di progettazione, fornitura delle informazioni e durabilità dei trattamenti. Tali tematiche hanno generato nei confronti di colui che realizza i trattamenti varie richieste da parte degli operatori riguardo: certificazione EN 1090 sulla zincatura, sottoscrizione di impegni a soddisfare la EN1090, dichiarazione di conformità al cap. 10 della EN1090, presa in carico della preparazione superficiale ed altre eventuali. 3. I trattamenti superficiali Per questa ragione, di seguito, alcune importanti precisazioni, volte ad approfondire il capitolo 10 della normativa EN 1090, che specifica l'argomento “trattamenti superficiali”. Il primo punto, 10.1 Generalità , chiarisce immediatamente lo scopo del paragrafo stesso: “Il presente paragrafo specifica i requisiti per realizzare superfici in acciaio con imperfezioni, incluse le saldature e le superfici fabbricate, adatte per l’applicazione di vernici e prodotti affini” Da qui emerge quindi che si tratta di una guida per “realizzare” i manufatti con una specifica superficie, trattasi dunque di una questione legata a tipologia costruttiva e finitura “meccanica”. Questa precisazione è ulteriormente ribadita subito dopo: “Il presente punto NON riguarda i requisiti dettagliati per i sistemi di protezione contro la corrosione.” 4. Preparazione Il punto 10.2 Preparazione di substrati di acciaio per vernici e prodotti correlati e i punti successivi elencano le caratteristiche progettuali e costruttive da integrare nella realizzazione dei manufatti da sottoporre a trattamento. Tali caratteristiche devono essere integrate dal progettista e dal realizzatore del manufatto (il carpentiere) e presuppongono una serie di doveri da parte dello zincatore e del verniciatore. 5. EN 1090 i doveri per lo zincatore Per la zincatura, gli obblighi consistono nei seguenti punti: Rilasciare la Dichiarazione di conformità alla UNI EN ISO 1461, norma che regola la zincatura a caldo. Indicare il tipo di bagno di zinco utilizzato (classe): ricordiamo che solo il bagno in classe 1 secondo EUR 24286 EN permette di non eseguire, dove previsto, le ispezioni post zincatura per escludere i rischi della fessurazione assistita (LMAC) , mentre i bagni di classe 2 e 3 li rendono obbligatori (EN 1090 F.7.4). Gli oneri introdotti da questa nuova regolamentazione divengono un vero e proprio valore aggiunto nella selezione del partner per l’esecuzione dei sistemi anticorrosivi, che si configura come una scelta strategica, sia in fase progettuale che in fase esecutiva. 6. La zincatura a caldo Con l'entrata in vigore della EN1090, divengono cogenti le nuove richieste relative al trattamento di zincatura a caldo. In particolare, nell'ambito di materiale strutturale, l'allegato F 1090-2 della normativa evidenzia la necessità di verificare la tipologia del bagno di zinco con cui viene eseguita la zincatura a caldo, in modo da evitare l'infragilimento strutturale del manufatto trattato. 7. Casistiche di infragilimento Vi sono diverse casistiche di infrangilimento che differiscono per gravità. Nei casi più evidenti, in cui l'infragilimento è immediatamente visibile, come dimostrano le prime due immagini, è possibile ravvisare il danno senza particolari verifiche. Tuttavia, esistono tipi di infrangilimento latente da associare a situazioni molto pericolose, poiché le fessure o crepe potrebbero non essere visibili a occhio nudo. Si tratta di vere e proprie rotture che si verificano quando il manufatto è sottoposto a sforzo, che si manifestano attraverso microfessurazioni visibili al microscopio (FIG. 4-1, 2, 3, 4) La zincatura a caldo di immersione in bagno di zinco classe 1 secondo la linea guida EUR 24286 EN permette di evitare tali rischi, estinguendo le problematiche legate al processo di infrangilimento. Tale trattamento deve essere richiesto e verificato secondo le linee guida per la zincatura a caldo di manufatti in carpenteria metallica destinati a uso strutturale, pubblicate nel 2010. Il bagno di zinco classe 1 è l'unico trattamento che permette di non eseguire, dove previsto, le ispezioni post zincatura solitamente finalizzate all'esclusione dei rischi della fessurazione assistita (LMAC); al contrario dei bagni di classe 2 e 3 che invece le rendono obbligatorie. Oltre alla tipologia di bagno, la EUR 24286 EN descrive i tempi e i metodi che evitano il fenomeno dell'infragilimento, associati ad accorgimenti che richiedono allo zincatore un'impiantistica adeguata e una specifica preparazione tecnica. 8. Il bagno di zinco Diviene quindi necessario che il committente, insieme alla normativa UNI EN ISO 1461 che regola la zincatura a caldo, richieda anche l'esecuzione in bagno di zinco classe 1, conforme alla EUR 24286 EN. Si ricorda che, oltre alle travi, nei manufatti destinati ad utilizzo di tipo strutturale rientrano anche i parapetti. Si evidenzia inoltre che, per quanto concerne il mercato tedesco, la linea guida EUR 24286 EN è la base su cui è stato redatto il protocollo tedesco DASt. Dunque, in seguito all'entrata in vigore delle linee guida EN 1090 e al relativo richiamo della EUR 24286 EN, il protocollo viene automaticamente superato dalla certificazione CE del manufatto. Nel settore della zincatura, le tipologie degli impianti dipendono dai mercati finali. Ne consegue che non tutti gli impianti hanno implementato il bagno di zinco di classe 1. Grazie alla zincatura SIGILLO VERDE®, già dal 2010 Nord Zinc propone un trattamento in linea con la UNI EN ISO 1461 in bagno di zinco classe 1 secondo la EUR 24286 EN e mette a disposizione i propri tecnici per qualsiasi chiarimento o informazione.
Da sempre, il territorio italiano è soggetto ad eventi sismici dagli effetti catastrofici, soprattutto negli ultimi decenni, segnati da terremoti, frane e alluvioni, che hanno lasciato molte famiglie senza tetto. Recentemente la responsabilità di tali avvenimenti viene imputata sempre più all’opera dell’uomo che a quella della natura, specialmente in seguito ai progressi burocratico-tecnologici resi obbligatori in campo edile. Edificare in Italia oggi significa dunque provvedere a tali esigenze con particolare cura, sia in termini di sicurezza che di responsabilità. Tra le priorità di quest'ottica, sul costruito si rende necessaria un’azione di intervento di messa in sicurezza, che coinvolge soprattutto l’acciaio. L’impiego di controventature in acciaio è molto efficace per rinforzare gli edifici in muratura e in cemento armato contro gli eventi sismici. Questa tecnica si basa sull’utilizzo di pareti di taglio reticolate che assolvono un duplice compito: incrementare notevolmente la resistenza della struttura alle sollecitazioni orizzontali e ridistribuire la rigidezza interna in modo da ridurre al minimo le pericolose vibrazioni torsionali causate dal sisma. Interventi di questo tipo possono essere eseguiti senza il bisogno di sospendere le attività o i servizi svolti dall’edificio in questione. E’ il caso dell'intervento illustrato nelle fotografie, che documentano un classico capannone industriale operativo, messo in sicurezza attraverso un intervento di adeguamento antisismico realizzato in acciaio. L'intera struttura è stata protetta dalla corrosione mediante zincatura a caldo SIGILLO VERDE® che, oltre alle sue caratteristiche di comprovata eco-sostenibilità, assicura la completa conservazione delle caratteristiche meccaniche di acciaio e delle saldature, azioni fondamentali per un intervento di messa in sicurezza. La zincatura è realizzata in base alla UNI EN ISO 1461 attraverso un bagno di zinco in classe 1 secondo EUR 24286 EN: l’unica classe che permette di non eseguire, dove previsto, le ispezioni post zincatura per escludere i rischi della fessurazione assistita (LMAC), mentre i bagni di classe 2 e 3 li rendono obbligatori (EN 1090 F.7.4). Per saperne di più sull’impiego dell’acciaio all’interno di interventi antisismici vi invitiamo a consultare i tecnici di Fondazione Promozione Acciaio, di cui Nord Zinc è attivo socio.
Il prossimo 1 luglio 2014 entra in vigore la UNI EN 1090 “Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio”, norma che descrive i requisiti e le modalità per l’apposizione della Marcatura CE, secondo la Direttiva 89/106/CEE ed il Regolamento Europeo (UE) n. 305/2011. Tutti i produttori di strutture in acciaio (travi, colonne, arcarecci ma anche parapetti), che sono già tenuti obbligatoriamente al rispetto degli specifici requisiti previsti per il comparto degli acciai per carpenteria metallica (§11.3.4.10 del DM 14.01.2008), dovranno prevedere, per i propri prodotti e stabilimenti produttivi, anche l'implementazione della Marcatura CE secondo EN 1090-1. Lasciamo agli esperti approfondire gli aspetti di carattere progettuale e realizzativo, mentre riteniamo opportuno evidenziare come questa norma interagisca con i trattamenti anticorrosivi in particolare la zincatura a caldo e la verniciatura. Innanzi tutto la progettazione deve evitare la presenza di trappole di corrosività: è consigliabile consultare un esperto di protezione già dalle prime fasi progettuali, specie se si tratta di manufatti mai realizzati precedentemente o di particolare complessità. Un’importante novità è rappresentata dal concetto di durabilità: il progettista e il produttore sono ora responsabilizzati in merito alla identificazione della classe di corrosività ambientale in cui il manufatto andrà installato, e al grado di preparazione superficiale (steel preparation) a cui il manufatto dovrà essere sottoposto, da parte del carpentiere, prima di essere conferito alla successiva fase di applicazione del ciclo anticorrosivo. Il cartellino di marcatura CE prevede la dichiarazione del grado di preparazione della superficie e il tipo di trattamento a cui è stato sottoposto il manufatto per assicurare la durabilità prevista. A seguire, la EN 1090 parte 2 evidenzia la necessità che il produttore del manufatto fornisca una serie di informazioni in merito alla movimentazione, allo stoccaggio dei manufatti trattati e le indicazioni in merito ai metodi di ripristino di aree danneggiate, tutte informazioni che già da tempo trovate normalmente nei nostri manuali di uso e manutenzione. Infine, particolare molto importante, l’allegato F della EN 1090-2 evidenzia la necessità di verificare la tipologia di bagno di zinco in cui viene eseguita la zincatura a caldo al fine di evitare l’infragilimento strutturale del manufatto. L’unico bagno in grado di evitare infragilimenti, che di norma non richiede controlli non distruttivi post zincatura, è il bagno in Classe 1 secondo la EUR 24286 EN, implementato nell’impianto Nord Zinc ormai da diversi anni. Richiedere una dichiarazione in merito alla natura del bagno di zinco diviene fondamentale per assicurare la corretta realizzazione del manufatto. Con questa nuova regolamentazione scegliere il partner per l’esecuzione dei sistemi anticorrosivi diviene una scelta strategica, sia in fase progettuale che in fase esecutiva. Nord Zinc è a disposizione di tutti i professionisti, certa che la progettazione condivisa rappresenta l’unica via all’eccellenza.