Per battere la corrosione non basta scegliere un buon ciclo di protezione. Scopriamo i punti critici e le soluzioni. Tutti i cicli protettivi hanno dei limiti fisiologici che devono essere tenuti in debita considerazione, primo fra tutti la superficie e la conformazione del manufatto metallico. La forma di una struttura e la sua composizione può fortemente influire sulla predisposizione alla corrosione, di conseguenza le strutture devono essere progettate in modo da non favorire “trappole di corrosione”, cioè punti da cui la corrosione possa iniziare a diffondersi. Quali sono le trappole principali? Innanzi tutto dipende dalla corrosività ambientale del sito di installazione: operare in contesti con più o meno inquinamenti e agenti aggressivi richiedono accortezze diverse. Fra le più frequenti e pericolose evidenzierei gli spigoli, le zone di accoppiamento e i ristagni di acqua. Vediamoli: Spigoli Se vi guardate attorno noterete che il 99% delle strutture metalliche presentano ruggine a partire dagli spigoli dei profili. Accoppiamenti Non di rado si vedono percolamenti di ruggine dalle zone di accoppiamento di profili metallici (recentemente li ho visti nel nuovo stadio della Juventus, nei tralicci della copertura), anche nel giro di pochi mesi dalla messa in servizio. Ristagni L’acqua, la rugiada e le sostanze che trascinano si depositano in zone senza drenaggio, risultato: un rapido consumo del sistema protettivo antiruggine. Ma ce ne sono molti altri, meno noti, meno invasivi, ma che sottovalutati possono minare l’integrità della vostra struttura. Cosa fare? Fin dalle prime fasi di progettazione rivolgersi a esperti di sistemi anticorrosivi! E noi di Nord Zinc siamo qui, al vostro servizio!
SISTEMA TRIPLEX®, l’innovativo sistema di protezione anticorrosiva e finitura estetica per manufatti in ferro/acciaio, amplia la propria proposta tecnica con una rivoluzionaria versione dedicata alle opere di particolare importanza strategica, estetica e culturale. Le versioni standard, adatte ad applicazioni in ambienti con classe di corrosività da C2 (ambiente naturale, campagna) a C4 (ambiente urbano inquinato, ambiente industriale) secondo le UNI EN ISO 12944, e le versioni speciali, dedicate ad applicazioni in classe di corrosività C5I-C5M (ambiente marino, ambiente industriale pesante), sono da oggi disponibili nella versione SISTEMA TRIPLEX® 10YEARS (10 anni) corredato di Assicurazione di Prodotto della validità di 10 anni. Cosa significa? Significa che in caso di eventuali difetti nei primi 10 anni di operatività, l’intervento di ripristino sarà totalmente coperto dalla polizza assicurativa che correda SISTEMA TRIPLEX® 10YEARS. Proprio così! Abbiamo raggiunto una qualità tale che possiamo assicurare, in soldoni, che in caso di difetti, specialmente quelli “occulti”, interverremo a ripristinare senza alcun tipo di onere per il Cliente. SISTEMA TRIPLEX® 10YEARS deve entrare a far parte del progetto dalle sue prime fasi: è infatti fondamentale che durante le fasi di progettazione tutte le trappole di corrosione siano analizzate e risolte. I consulenti anticorrosione di Nord Zinc sono a vostra completa disposizione: gratuitamente! Vi affiancheranno durante la progettazione, la realizzazione e l’installazione. Pensate ai vostri progetti futuri: mai più parti di edifici che si scolorano, mai più vernici che si sfogliano, mai più ruggine che percola lungo le strutture! Contattateci e scoprite la nuova era per le finiture su parti metalliche. Inizia l’era di SISTEMA TRIPLEX® 10YEARS !
La zincatura a caldo rappresenta da sempre la protezione anticorrosiva per eccellenza. Attualmente in Europa è armonizzata e regolata dalla UNI EN ISO 1461:2009. Dal 1930 si rilevano casi di infragilimento strutturale dell'acciaio dopo la zincatura a caldo, che sono da sempre stati oggetto di diversi studi per capirne e identificarne la causa. Dal 2000, con un picco elevato nel 2002, sono state osservati infragilimenti e rotture, anche di saldature certificate, sempre più frequenti. Questi infragilimenti potrebbero inficiare la tenuta strutturale delle costruzioni. Ricerche nazionali e internazionali attribuirebbero in parte il problema ai metalli basso fondenti presenti nel bagno di zinco. Recentemente la Commissione Europea ha incaricato il JRC (Joint Research Centre) di dipanare definitivamente la questione al fine di identificare buone nuove pratiche e eliminare eventuali pericoli per la popolazione. Nel 2010 il JRC ha pubblicato il risultato delle sue ricerche all'interno della EUR 24286 EN - 2010 Zincatura a caldo di componenti in carpenteria metallica prefabbricati. Il documento, molto articolato e completo, identifica il problema e la sua soluzione in vari aspetti: costruttivi, esecutivi e tecnologici.La zincatura a caldo può essere una causa di infragilimento, ma facilmente evitabile con semplici accortezze in fase di realizzazione, rabbocco e monitoraggio del bagno di zinco. Lo studio inquadra la tipologia di bagno di zinco in 3 Classi: - Classe 1: condizione ottimale, nessuna possibilità di influenza sull'acciaio - Classe 2: condizione pericolosa, possibili infragilimenti, si raccomandano controlli post zincatura - Classe 3: condizione vietata in caso di strutture portanti. E' quindi consigliato aggiornare i capitolati tecnici riguardanti la zincatura a caldo, di cui riportiamo un esempio essenziale: Zincatura a caldo secondo UNI EN ISO 1461:2009 in Bagno di Zinco Classe 1 secondo EUR 24286 EN. Si richiede dichiarazione di conformità ai riferimenti citati. Forse penserete che è scontato che uno zincatore abbia preso provvedimenti... non è così! Ci sono zincatori che utilizzano materie prime di secondo scelta, o di recupero, senza certificazione di purezza. Alcuni effettuano i controlli saltuariamente, dipende dal mercato di riferimento a cui si rivolgono. Un campanello d'allarme potrebbe essere il prezzo! Nord Zinc, forte di un Reparto Ricerca e Sviluppo vivace e promotore di perspicaci sperimentazioni, rinnova le tradizionali tecniche della zincatura a caldo, apportando importanti innovazioni nella tecnologia impiantistica e nella scelta dei materiali a tutela delle caratteristiche dei manufatti in acciaio e dell’ambiente. ZINCATURA SIGILLO VERDE, realizzata secondo le UNI EN ISO 1461:2009, garantisce l’utilizzo di materie prime di purezza certificata (Zinco e metalli leganti), prediligendo il bagno di zinco in classe 1 secondo le linee guida EUR 24286 EN - 2010. Tutti i parametri impiantistici sono registrati durante tutta le fasi produttive in modo da assicurare una perfetta rintracciabilità delle lavorazioni eseguite su ogni lotto di materiale. Sottoposta a Studio del Ciclo di Vita (LCA) la zincatura di Nord Zinc dispone di Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD, sicurezza anche per l'ambiente oltre che strumento per verifica di impatto ambientale! Finalmente chiarezza e sicurezza! Per altre informazioni contattateci: info@nordzinc.it .
La valutazione dell’impatto ambientale di prodotto rappresenta un nuovo approccio-opportunità nell’ambito della progettazione sostenibile. Il concetto si ritrova nella scelta di utilizzare materiali di commercio contenendo i costi realizzativi e minimizzando gli sprechi di materia ed energia. Ciò nel rispetto di una totale riciclabilità dei materiali e dell’impatto ambientale verificato attraverso lo studio del ciclo di vita. Una EPD fornisce dati che consentono di valutare l’impatto ambientale di un oggetto in termini di energia impiegata per la realizzazione ed emissioni climalteranti e confrontarle con quelle relative a varie soluzioni applicate allo stesso oggetto per il medesimo ciclo di vita. A causa di vincoli tecnici imposti dallo schema EPD non sempre i dati forniti sono di immediato utilizzo per il progettista ma necessitano di alcune trasformazioni, è quindi nostro intento quello di fornire un chiaro esempio di utilizzo che possa rappresentare una preziosa guida per l’elaborazione dei vari progetti. Per convenzione i dati contenuti nella EPD sono riferiti ad un oggetto ipotetico che funge da riferimento chiamato Unità Funzionale u.f., in particolare costituito da una lastra di acciaio di 1 m2 di superficie di vari spessori 2, 5 e 8 mm che si ritiene siano rappresentativi delle varie categorie di manufatti in acciaio. Per poter impiegare i dati forniti per la valutazione di un progetto la prima cosa da fare è trasformarli per unità di peso ovvero kg di acciaio lavorato. Ottenuti i valori di consumo energetico MJ/kg e di emissioni climalteranti kg CO2 eq/kg gli stessi possono essere applicati ai dati di progetto per calcolare gli impatti ambientali di un manufatto. Il lavoro può essere ripetuto per soluzioni progettuali diverse per confrontarne i risultati e scegliere quella con gli impatti minori. Gli esempi che seguono si riferiscono ad una struttura in acciaio (logo tridimensionale TO11) protetta dalla corrosione mediante processi diversi: Verniciatura su acciaio grezzo SISTEMA TRIPLEX (zincatura a caldo + verniciatura a polvere) I dati di progetto sono: Peso struttura 1.500 Kg - Spessore acciaio 2mm Questa verifica permette inoltre di impostare una comunicazione di Green Marketing, sempre più d’appeal su prodotti finiti. Contattate i ns. tecnici per verificare quanto e come poter azzerare l’ impatto ambientale del Vs. prodotto!
Poiché la durata dell’efficacia protettiva di un sistema anticorrosivo, verniciatura o zincatura che sia, è generalmente minore della durata in servizio della struttura che protegge, in fase di pianificazione e progettazione deve essere prestata adeguata attenzione alla possibilità di manutenzione o di rifacimento del sistema anticorrosivo. La redditività del costo di un determinato sistema anticorrosivo è direttamente proporzionale alla durata dell’effettiva efficacia della protezione, in quanto vengono ridotti al minimo i costi dei lavori di manutenzione durante il periodo di servizio della struttura. Quindi si ribadisce il concetto che “chi più spende, meno spende” caro ai proverbi popolari. La manutenzione deve essere programmata nei suoi due livelli fondamentali: ordinaria e straordinaria. La manutenzione ordinaria prevede in genere una pulizia della superficie del film vernice da depositi di agenti chimici/atmosferici e il rifacimento parziale della verniciatura esistente ove questa mostri segni di decadimento. La manutenzione straordinaria prevede il rifacimento totale del film verniciante. Secondo la UNI EN ISO 12944 l’intervento di rifacimento totale va effettuato quando la superficie presenta ruggine conclamata per almeno l’1% della superficie totale del manufatto. Non va poi dimenticato che l’intervento di manutenzione, oltre ai costi per il rifacimento del film verniciante, prevede costi non quantificabili in modo sistematico, fra questi: interruzione di servizio, noleggio di attrezzature particolari, fruibilità ridotta del bene, interferenza sul regolare svolgimento delle attività limitrofe, impatto ambientale difficilmente controllabile, e altri ancora. SISTEMA TRIPLEX®, l’innovativo rivestimento di Nord Zinc spa, viene fornito con manuale di uso e manutenzione.
Affidare la protezione anticorrosiva ad un ciclo di verniciatura è fra le soluzioni più diffuse, grazie anche alla facilità con cui si realizza nell’immaginario collettivo: barattolo e pennello. Molti di noi, comuni cittadini, si affidano all’esperienza del fabbro/carpentiere o del verniciatore di fiducia e pochi di noi porgono la fatidica domanda: ma quanto durerà la vernice? Quando acquistiamo casa mettiamo gran parte dell’attenzione su aspetti interni, a volte anche di poco valore funzionale, investiamo soldi in “abbellimenti”, a volte migliaia di Euro nel giardino trascurando scelte che ci condizioneranno per tutta la vita, fra queste la verniciatura delle parti in metallo installate all’esterno: parapetti, recinzione, cancelli, tettoie, gazebo. Mentre ci arrabbiamo, giustamente, per una piastrella che si stacca, accettiamo il fatto che la recinzione debba essere riverniciata dopo poco più di uno, due anni: perché? La recinzione non è forse parte della casa? La ruggine, anche se meno fastidiosa, è come un rubinetto che perde: più la si trascura, più il danno aumenta. Se la facciata della casa si sfoglia, chiamate immediatamente il costruttore e chiedete un intervento di riparazione (nei 10 anni in cui il costruttore deve rispondere), perché no con la verniciatura delle parti metalliche? La norma europea UNI EN ISO 12944 identifica le verniciature secondo la loro durabilità, cioè quanto tempo passa prima che la superficie arrugginisca per almeno 1%: fino a 7 anni, da 7 a 15 anni, da 15 a 25 anni. Possiamo quindi concludere che una buona verniciatura può, anzi deve proteggere dalla ruggine per almeno una decina d’anni. Controlliamo i capitolati e chiediamo anche questa assicurazione.
Verniciare la carpenteria metallica in modo efficiente seguendo norme internazionali è alla base di una buona protezione anticorrosione Verniciare la carpenteria metallica? Un cancello? Una recinzione? La tradizione vuole che al pensiero di dover verniciare del ferro si pensi a barattolo e pennello, dove vuoi, quando vuoi: chi di noi non ha mai verniciato qualcosa a casa? Verniciare la carpenteria metallica a regola di arte L’architetto sceglie il colore e poi si affida a carpentiere o verniciatore. Qualcuno si avventura nel “copia-incolla” che partorisce capitolati “mostruosi”. Qualcuno mutua capitolati di altre opere o settori: ma ricordiamoci che un parapetto non è un ponte ferroviario. Come facciamo a stabilire se la verniciatura è realizzata a regola d'arte? Esistono norme di riferimento? Verniciare secondo le norme internazionali Pochi approcciano con le norme di riferimento. Norme di riferimento? Norme per verniciare? Eh si, norme, peccato che pochi le conoscano, specie i verniciatori che preferiscono il “dimmi cosa devo fare che io lo faccio”: perdonatemi, ma chi dovrebbe essere l’esperto della verniciatura se non il verniciatore stesso? E così ci ritroviamo con opere che dopo poco tempo, mesi, si presentano già sbiadite, arrugginite, tristemente fatiscenti. E allora via: riverniciare, pennello, barattolo, teli, chiudere all’utenza, puzza, inquinamento. Perenne, perché verniciare male su vernice fatta male non fa che peggiorare le cose. Verniciare male Mea culpa Il settore della verniciatura su ferro non fa cultura e quindi il risultato sono verniciature inefficienti e poco durevoli. Diciamo che ai più fa comodo poter scaricare le responsabilità sul capitolato: “ho fatto quello che tu mi hai chiesto”. Tiè! Adesso arrangiati! Che tristezza… e poi c’è la crisi, si ma di valori! Specie nella professionalità, travolta dall’unico valore: il prezzo. Pace se poi quello che ho acquistato non fa quello che mi serve. Capitolati per verniciare secondo normativa Promuovere la progettazione partecipata e la stesura di capitolati prestazionali è la soluzione a tutti i problemi di cattiva verniciatura. Dimmi cosa vuoi ottenere, io ti dirò come. Risultato: ciclo dedicato alla puntuale applicazione, aspetto estetico eccellente, protezione anticorrosiva funzionale, durabilità elevata, prezzo congruo alla prestazione. Verniciare e controllare Verniciare e controllare utilizzando le norme internazionali come unico riferimento per verificare se ciò che è stato fatto o suggerito è realmente adatto all’applicazione in esame. Non è possibile controllare la verniciatura senza una terza parte che definisce i parametri del controllo. La prossima occasione in cui dovrete verniciare del ferro provate a chiedere al vostro interlocutore secondo quale norma vernicerà e quale prestazione sarà in grado di assicurarvi. Buona verniciatura a tutti!
Conoscere il costo indicativo della zincatura a caldo aiuta certamente quando si chiede un preventivo ad un nuovo fornitore. L’operazione di zincatura a caldo consiste nell’appensione dei manufatti a strutture di sollevamento per permetterne la movimentazione durante le rituali immersioni nelle vasche di pretrattamento e zinco fuso. Il prezzo della zincatura a caldo dipende da diversi fattori primo fra tutti il rapporto fra volume e peso del manufatto: sfruttare al meglio il volume del parallelepipedo immaginario della vasca di zincatura consente di contenere i costi. Chiaramente più peso inserisco nel volume meno costerà l’operazione per il singolo chilogrammo zincato, quindi a seconda che siano travi, putrelle, recinzioni o altri manufatti, si avrà un prezzo di zincatura. Gli oggetti “sagomati”, cioè con 3 dimensioni importanti (ad esempio il classico balcone a “U”), avranno un rapporto volume/peso molto alto e quindi costerà molto zincarli rispetto ad oggetti bidimensionali (ad esempio il pannello di recinzione diritto). Anche il progetto influenzerà il prezzo della zincatura: è bene tenere presente che oggetti complessi e con 3 dimensioni importanti comportano, oltre ad un cattivo risultato estetico/protettivo, un prezzo maggiore. Progettare un oggetto in diverse parti da assemblare potrà apparire più oneroso a livello costruttivo ma favorirà logistica, estetica, perfezione dei trattamenti anticorrosivi e lato economico. Va evidenziato che il prezzo che si paga viene calcolato sul peso del materiale zincato, e non grezzo: questo permette allo zincatore di computare nel prezzo la lavorazione impiantistica e lo zinco applicato. Infatti il materiale una volta zincato si presenta mediamente aumentato in peso di circa il 5-6%. Desiderate un prezzo al volo per farvi un idea? Siamo a disposizione!
La preparazione della superficie e i particolari costruttivi del manufatto in acciaio sono fondamentali per assicurare il corretto funzionamento del sistema anticorrosivo scelto. Che sia vernice o zincatura a caldo, la “finitura meccanica” dell’oggetto influenzerà la durata e la qualità della protezione realizzata. L’obiettivo principale della preparazione della superficie è rimuovere il materiale dannoso e ottenere una superficie che permetta un’adeguata adesione all’acciaio del primo strato di film protettivo. Per la zincatura a caldo i bagni di sgrassaggio e decapaggio assicurano un’ottima pulizia e l’aderenza dello strato di lega di zinco è assicurato dalla stessa realizzazione metallurgica della lega che si forma fra il carbonio contenuto nell’acciaio e lo zinco. Per la verniciatura la preparazione della superficie è normalmente realizzata chimicamente attraverso una conversione chimica superficiale spesso preceduta da trattamento meccanico denominato “sabbiatura”. Un'ottima vernice non assicura una buona verniciatura se questa non è preceduta da un adeguato pre-trattamento superficiale. Per entrambi i sistemi è inoltre fondamentale che il manufatto sia realizzato in modo idoneo a ricevere il trattamento anticorrosivo in tutte le sue parti in modo omogeneo, evitando le così dette “trappole di corrosione”. Le UNI EN ISO 12944 definiscono le diverse classi di corrosività ambientali in cui un manufatto può essere installato. Ad ogni classe corrisponde un determinato ciclo protettivo e quindi una prestazione ben precisa in termini di durabilità. La durabilità e funzionalità del ciclo protettivo viene fortemente influenzata dalle forme del manufatto e dai suoi vari aspetti costruttivi. Ne consegue che certi aspetti possono o non possono essere tollerati. Le ISO 8501 forniscono le indicazioni per verificare l’idoneità della superficie del manufatto a ricevere un ciclo protettivo e permettere a quest’ultimo di operare efficacemente. A seconda della classe di corrosività ambientale corrispondono gradi di preparazione meccanica superficiale: Il grado di preparazione superficiale indica come trattare le parti che costituiscono il manufattto a seconda della Classe di corrosività in cui quest’ultimo andrà ad operare. Le ISO 8501 in modo dettagliato esplorano i particolari dei manufatti e ne specifica il tipo di preparazione per ogni grado, ecco alcuni esempi: I consulenti Nord Zinc, al fine di permettervi di ottenere una protezione anticorrosiva efficiente, sono a disposizione per affiancare in fase di progettazione e realizzazione tutti i protagonisti della filiera realizzativa. Una protezione efficiente parte dall'appropriata costruzione del manufatto !
La zincatura a caldo secondo le UNI EN ISO 1461 non prevede parametri estetici di verifica. Pensare di poter chiedere un certo aspetto estetico è fondamentalmente errato. Lucidità e opacità sono determinati da diversi fattori fra cui lo spessore dell'elemento lavorato. Se si è alla ricerca di un aspetto estetico uniforme è bene pensare ad un ciclo combinato zincatura, antiruggine, verniciatura, finitura estica: SISTEMA TRIPLEX ! In questo video ecco un caso molto chiaro di cosa succede