Una seconda possibilità al passato, un primo passo verso il futuro: esempio virtuoso di recupero edilizio basato sull'acciaio. La società idroelettrica del Tirolo Tiwag, ha scelto i trattamenti di zincatura e verniciatura proposti da Nord Zinc: in particolare il sistema anticorrosivo ed estetico, SISTEMA TRIPLEX, per proteggere le oltre 50 tonnellate di carpenteria metallica che compongono la struttura. La sede della Tiwag si trova in Eduard Wallnöfer Platz, ad Innsbruck, si tratta di un edificio rivestito in vetro ed acciaio, in completa armonia estetica e filosofica con il territorio. L' azienda produce e distribuisce energia elettrica da fonti rinnovabili: idroelettrica, eolica e fotovoltaico. Eco-sostenibilità del progetto Tiwag esalta i suoi valori green inspired, diffondendno alla clientela servizi per il risparmio energetico e la mobilità elettrica: proprio su queste linee si colloca la filosofia Nord Zinc, che è stata scelta sia per efficienza, sia per coerenza di obiettivi.Questa prospettiva eco-sostenibile è incarata dal progetto stesso, che ha donato all' edificio una seconda vita: l' intervento ha scelto di mantener la costruzione esistente, rivestendola di una seconda pelle in vetro e acciaio, resistente, durevole e a basso impatto ambientale nel lungo periodo. Tutto questo è reso possibile grazie alla tecnologia a secco, che permette di operare in qualsiasi condizione atmosferica, limitare le lavorazioni in loco e gestire un' area cantiere ordinata e pulita. Queste prerogative etiche sono rispecchiate anche dai tratti estetici dell'edificio: sulla facciata in vetro si specchiano i profili delle montagne che sovrastano la città, prolungati fino all'interno della piazza. La bellezza e la forza della natura incontrano un panorama urbano che accoglie e valorizza la sua identità, un'armonia ideata dallo studio di architettura Puerstl Langmaier di Graz, www.plarchitekten.at. I trattamenti realizzati da Nord Zinc A Nord Zinc sono stati commissionati i trattamenti anticorrosivi ed estetici per le parti in carpenteria metallica: oltre 50 tonnellate di materiali, lavorati e consegnati in poche settimane. Sulla struttura in acciaio, Nord Zinc ha realizzato il trattamento SISTEMA TRIPLEX® in versione standard per impiego urbano in classe di corrosività C3, con una vernice color RAL 9006 di durabilità H elevata (oltre 15 anni). Le vele frangisole in alluminio sono state trattate con una verniciatura a polvere, anch’esse per impiego in classe di corrosività C3, con la medesima durabilità.
L' intervento sulla carpenteria metallica del Castello di Lerici I trattamenti di zincatura e verniciatura sono stati scelti nel progetto di ampliamento per il museo Geopaleontologico del Castello di Lerici. Nord Zinc è stata coinvolta per mettere a punto il sistema anticorroviso ed estetico, SISTEMA TRIPLEX, a protezione della carpenteria metallica. Il progetto di amplicamento del Museo Geopaleontologico nel Castello di Lerici Il Castello di Lerici si erge in posizione panoramica e dominante il promontorio dell' insenatura di Lerici. Fu costruito a partire dal 1152 d.C. e subì numerose trasformazioni ad opera delle Repubbliche Marinare di Genova e Pisa, che se ne contendevo la proprietà a causa della sua posizione strategica. Solo nel 1555 il castello cominciò ad assumere l' aspetto attuale. L’ampliamento prevedeva la realizzazione di una teca in acciaio-vetro, che chiudesse uno dei cortili interni al castello. All' interno dello stesso la struttura si presenta su due piani con una scala di collegamento. La copertura è realizzata in vetro sorretto da struttura in carpenteria metallica, ecco perché un’azienda come Nord Zinc si è rivelata un partner importante. L’ Arch. Roberto Salvaterra, progettista di tutte le fasi (preliminare, definitiva ed esecutiva), direttore dei lavori, e coordinatore per la sicurezza in progettazione ed esecuzione, unitamente all’ing Francesco De Martino che ha curato il progetto strutturale, hanno ritenuto opportuno realizzare un’opera dagli alti contenuti di sostenibilità applicando i concetti della progettazione partecipata. L’ istallazione dell' opera La realizzazione è avvenuta ad inizio agosto 2011. I vari pezzi sono stati calati all’interno del castello con l’ausilio di un elicottero, evitando di interferire con il traffico cittadino. Il montaggio è stato rapidissimo e ha limitato i disagi ai fruitori del Castello, rispettando una conduzione del lavoro che garantisce la massima discrezione. Grazie alla “pulizia di cantiere” assicurata dalle costruzioni a secco realizzate in acciaio, in poco più 3 mesi i nuovi ambienti sono stati consegnati al Museo, pronti ad accogliere una nuova esposizione. Inquadramento ambientale del progetto e accorgimenti costruttivi Il progetto sorge in ambiente marino , in classe di corrosità C5 in linea con la normativa UNI EN ISO 12944. Grazie all' utilizzo del trattamento di zincatura e verniciatura SISTEMA TRIPLEX, possiamo garantire una durabilità di 20 anni. Scegliere il metodo anticorrosivo adeguato alla classe di corrosività ambientale in cui il manufatto opererà, è sicuramente indispensabile, ma tutto ciò può essere inficiato da un' errata progettazione e preparazione superficiale del manufatto. La normativa UNI EN ISO 12944 raccomanda che vengano utilizzati particolari accorgimenti, durante la progettazione e preparazione del manufatto metallico. Inanzitutto è bene evitare trappole di corrosione , come scatolati che ritengano i liquidi, dimensioni e sovrapposizioni di elementi che non permettano la perfetta realizzazione del sistema protettivo. La scelta del tipo di profili che compongono il manufatto e la preparazione superficiale di quest’ultimo devono essere realizzate secondo la norma ISO 8504-1. Operando in classe di corrosività ambientale C5M, la superficie dei manufatti dovrà essere preparata secondo il grado P3 previsto dalla norma ISO 8504-1, che prevede: evitare spigoli vivi, svasare i fori, evitare la presenza di spruzzi di saldatura, cordoni di saldatura lisci e puliti, bordi di laminazione arrotondati con raggio superiore a 2 mm, faccia del taglio termico rimossa e bordo arrotondato, ecc. I progettisti hanno quindi scelto di utilizzare i seguenti profili: tubo per le colonne montanti, travi laminate a caldo per l’impalcato, piatto laminato a caldo per scale e parapetti, limitando all’estremo l’utilizzo di spigoli vivi. L’assemblaggio meccanico in cantiere ha inoltre assicurato la perfetta realizzazione del sistema anticorrosivo e di finitura su impianto industriale.
L' intervento sulla carpenteria metallica della Mecca La zincatura e la verniciatura sbarcano in Arabia Saudita all' interno del progetto di ampliamento della millenaria Moschea Al-Haram. Un progetto che terrà impegnata Nord Zinc per circa un anno e mezzo, al fine di realizzare il trattamento anticorrosivo SISTEMA TRIPLEX, sui manufatti della carpenteria metallica per la costruzione di tre imponenti edifici nella zona nord dell' area della moschea. Cantiere La mecca - Arabia Saudita Il progetto di ampliamento della Mecca in Arabia Saudita A cantiere ultimato, il primo building avrà una metratura complessiva di 7.200 mq con un' altezza pari a 117 metri, il secondo 10 mq con altezza di 128 metri, quindi il terzo avrà una superficie 5.500 mq e si innalzerà fino a 116 metri. Numeri impressionanti, ma lo sono ancora di più quelli relativi agli investimenti messi in atto per ampliare e riqualificare l' intera area della moschea; si stima infatti che, alla fine del 2011, l' importo complessivo messo a budget dal regno saudita per questo faraonico progetto, sia pari a 80 miliardi di ryal ( al cambio oltre 20 miliardi di dollari ). Il programma lavori comprende tre fasi: la costruzione di un maestoso edificio centrale, lo sviluppo di nuove corti e vie d' accesso attorno alla moschea, che includuno passaggi pedonali, tunnel e servizi igenici, e quindi l’implementazione di servizi e infrastrutture che garantiscano aria condizionata, elettricità costante e acqua potabile per tutti i pellegrini, nonché elevati standard di sicurezza. Progetto finale ampliamento La Mecca Inquadramento ambientale del progetto Quest' opera sorge in ambiente urbano , in classe di corrosità C3 in linea con la normativa UNI EN ISO 12944. Con l' utilizzo dei trattamenti di zincatura SIGILLO VERDE e zincatura e verniciatura SISTEMA TRIPLEX, siamo in grado di garantire un' altà durabilità, oltre i 15 anni, senza ulteriori interventi di manutenzione. Per maggiori informazioni su SISTEMA TRIPLEX.
Il progetto del Franciacorta Golf Club La struttura del Franciacorta Golf Club è stata lavorata con i trattamenti di zincatura e verniciatura, per un perfetto inserimento dell' opera nello splendido ambiente naturale del Golf Club. Il Franciacorta Golf Club è situato nel cuore della Franciacorta, in provincia di Brescia, sulle colline moreniche, ad un’altezza circa 185 metri s.l.m. e a sud del Lago d’Iseo. È al centro di un comprensorio golfistico di primaria importanza che raggruppa ben nove prestigiosi campi in meno di cento chilometri di distanza. Sessanta ettari nel verde, il Franciacorta Golf Club è un ambiente costruito su misura, ideale per gli spiriti sportivi e dinamici. È una splendida oasi verde, contornata da boschi e vigneti, che vanta di un’avifauna degna di un parco naturale. La copertura del campo pratica è realizzata con montanti in acciaio che presentano una sezione variabile, alleggeriti da una serie di fori che donano alla struttura un aspetto estremamente leggero. Inquadramento ambientale dell' opera La struttura del Franciacorta Golf Club è situata in ambiente naturale , rientrante in categoria C2 secondo la normativa UNI EN ISO 12944. Grazie a SISTEMA TRIPLEX possiamo assicurare un' alta durabilità, oltre i 15 anni, senza la necessità di sottoporre l' opera a ulteriori interventi manutentivi. Struttura Franciacorta Golf Club trattata con Sistema Triplex Per maggiori informazioni sulle tecniche utilizzate: SISTEMA TRIPLEX
Da sempre, il territorio italiano è soggetto ad eventi sismici dagli effetti catastrofici, soprattutto negli ultimi decenni, segnati da terremoti, frane e alluvioni, che hanno lasciato molte famiglie senza tetto. Recentemente la responsabilità di tali avvenimenti viene imputata sempre più all’opera dell’uomo che a quella della natura, specialmente in seguito ai progressi burocratico-tecnologici resi obbligatori in campo edile.L’acciaio risulta essere la soluzione migliore per gli interventi di ristrutturazione, di adeguamento antisismico, di ampliamento degli edifici industriali lesionati o vulnerabili ai carichi accidentali. Sempre maggiori committenti fanno ricorso all’acciaio per la sicurezza delle loro sedi e stabilimenti produttivi. Zincatura SIGILLO VERDE è stata scelta come trattamento anticorrosivo, unendo così funzionalità e sostenibilità ambientale. Questo esempio di intervento antisismico,eseguito nel 2014 presso la Benelli Armi di Urbino, è raccontato in questo bell'articolo di Promozione Acciaio: vai all'articolo
Alla fine dell'anno 2013 è stato inaugurato a Ferrara Erbognone (PV) il Green Data Center di Eni, la struttura che ospiterà i sistemi IT della nota impresa energetica, ottimizzando i costi e riducendo le emissioni di CO2 di 335.000 tonnellate annue. Il nuovo centro è già protagonista di record, posizionandosi tra i primi in Europa per tipologia e dimensione e conquistando il titolo di primo centro al mondo per efficienza energetica. Secondo recenti stime, i consumi dell'informatica e delle telecomunicazioni raggiungono il 2% dei consumi energetici totali e la parte preponderante di questa percentuale è costituita dai data center e dalle centrali per gli operatori delle telecomunicazioni. Quando si ha a cuore l'efficienza energetica, in un'ottica di sostenibilità a lungo termine, è indispensabile mantenere tale coerenza etica anche attraverso la progettazione specifica di un edificio e, conseguentemente, preoccupandosi che tutti gli elementi che compongono un data center siano scelti in maniera integrata. Questo significa selezionare minuziosamente tutti i partner coinvolti nella realizzazione dell'impianto: Nord Zinc è stata scelta per realizzare parte delle strutture grazie alla compatibilità riscontrata in termini di etica ambientale e alla qualità delle lavorazioni. La struttura fisica dell'impianto si sviluppa all'interno di un'area di 100.000 metri quadrati, interamente consacrata a due pensieri preponderanti: garantire un'efficace protezione in termini di sicurezza architettonica e, allo stesso tempo, assicurare una valenza di sostenibilità ambientale, coniugata con delle linee estetiche ponderate per un'infrastruttura tecnica. In cima alle priorità, l'obiettivo di un elevatissimo livello di affidabilità dell'impianto: 6000 tonnellate di ferro per il lavoro complessivo, con il minimo impatto ambientale e paesaggistico sulla scelta del ciclo di vita dei materiali. Tra le idee più innovative del centro, il free-cooling diretto, un sistema che utilizza direttamente l'aria esterna per raffreddare gli impianti informatici, mantenendo il più a lungo possibile inutilizzati i sistemi di condizionamento forzato. Per la realizzazione di quest'organo innovativo e sofisticato, Nord Zinc ha applicato il trattamento anticorrosivo SIGILLO VERDE® su tutte le strutture metalliche che compongono l'impianto di raffreddamento. Le decisioni riguardanti i materiali e le lavorazioni sono dunque il risultato di un approccio di tipo olistico, che considera ogni singolo componente del Data Center come parte organica di una più ampia macchina industriale, con un fortissimo orientamento al risparmio energetico. La competenza e la qualità delle lavorazioni Nord Zinc rientrano in questa visione, conciliando istanze di sostenibilità e risparmio energetico con strutture edili resistenti ed affidabili nel lungo periodo.
Per battere la corrosione non basta scegliere un buon ciclo di protezione. Scopriamo i punti critici e le soluzioni. Tutti i cicli protettivi hanno dei limiti fisiologici che devono essere tenuti in debita considerazione, primo fra tutti la superficie e la conformazione del manufatto metallico. La forma di una struttura e la sua composizione può fortemente influire sulla predisposizione alla corrosione, di conseguenza le strutture devono essere progettate in modo da non favorire “trappole di corrosione”, cioè punti da cui la corrosione possa iniziare a diffondersi. Quali sono le trappole principali? Innanzi tutto dipende dalla corrosività ambientale del sito di installazione: operare in contesti con più o meno inquinamenti e agenti aggressivi richiedono accortezze diverse. Fra le più frequenti e pericolose evidenzierei gli spigoli, le zone di accoppiamento e i ristagni di acqua. Vediamoli: Spigoli Se vi guardate attorno noterete che il 99% delle strutture metalliche presentano ruggine a partire dagli spigoli dei profili. Accoppiamenti Non di rado si vedono percolamenti di ruggine dalle zone di accoppiamento di profili metallici (recentemente li ho visti nel nuovo stadio della Juventus, nei tralicci della copertura), anche nel giro di pochi mesi dalla messa in servizio. Ristagni L’acqua, la rugiada e le sostanze che trascinano si depositano in zone senza drenaggio, risultato: un rapido consumo del sistema protettivo antiruggine. Ma ce ne sono molti altri, meno noti, meno invasivi, ma che sottovalutati possono minare l’integrità della vostra struttura. Cosa fare? Fin dalle prime fasi di progettazione rivolgersi a esperti di sistemi anticorrosivi! E noi di Nord Zinc siamo qui, al vostro servizio!
Il recente sisma che ha colpito l’Emilia ha purtroppo evidenziato i limiti di alcuni sistemi di costruzione prefabbricata. Fra tutte le costruzioni, i capannoni in struttura prefabbricata in calcestruzzo sembrano aver subito i maggiori danni ed aver causato le maggiori perdite sociali ed economiche. La causa principale sembrerebbe imputabile proprio al fatto che tali strutture sono state progettate per resistere ai soli carichi verticali adottando uno schema statico caratterizzato da travi semplicemente appoggiate su colonne a mensola vincolate alla base. Oggi giorno le strutture prefabbricate in calcestruzzo hanno sicuramente migliorato le proprie prestazioni nei confronti dell’azione sismica introducendo connessioni e collegamenti atti ad assorbire le azioni trasmesse dal sisma e le stesse Norme Tecniche hanno subito un’evoluzione introducendo requisiti specifici, anche se molto c’è ancora da fare sia sul piano tecnico sia su quello normativo. In questo triste scenario emerge la necessità di esplorare ulteriormente materiali e scelte costruttive che garantiscano elevate prestazioni nei confronti di azioni sismiche. A tal proposito proponiamo un interessante contributo tecnico in cui l'ing. Monica Antinori di Fondazione Promozione Acciaio, di cui Nord Zinc è orgogliosa associata, illustra come le strutture realizzate in acciaio rappresentino la risposta sicura e moderna per costruire in sicurezza in zona sismica: Costruzioni in acciaio la risposta al sisma
Spesso sulle strutture realizzate in carpenteria metallica si forma la ruggine, che infragilisce dal punto di vista strutturale ed è molto anti-estetica e da l’idea che la struttura è vecchia. La domanda che sorge spontanea è: perché si forma la ruggine? Con Alessio Pesenti – di Nord Zinc spa – abbiamo individuato che la risposta è da ricercarsi nella carenza di manutenzione dei manufatti realizzati con carpenteria metallica in acciaio. La mancanza di manutenzione è una grave pecca molto diffusa nel nostro Paese. Passeggiando per le vie di paesi o città non è infatti insolito trovare la ruggine depositata su cancelli, ringhiere, scale, pensiline o balconate… La ruggine rappresenta la scarsa cura che si ha degli oggetti, comprettendo l’immagine di tutta l’Italia. Nord Zinc, azienda bresciana che ha radicata esperienza in fatto di problemi causati dalla ruggine, sta lanciando una campagna di sensibilizzazione relativa a queste tematiche. Adottando un corretto approccio al problema della durabilità del trattamento superficiale dell’acciaio, si potrà intervenire preventivamente sul problema, facendo si che i manufatti d’acciaio risultino sempre belli, sani e senza necessità di grandi interventi manutentivi. Zincatura a caldo, verniciatura, cicli duplex: cosa scegliere? SISTEMA TRIPLEX : la soluzione d'eccellenza.
Verniciare l'acciaio zincato è una sfida. Evitare il distacco della vernice è il risultato di esperienza e tecnologia. Perché verniciare acciaio zincato Verniciare l'acciaio zincato favorisce l'inserimento architettonico degli arredi all'interno della città. Inoltre la combinazione di zincatura e verniciatura permette di raggiungere una notevole durata in termini di protezione antiruggine. Quale zincatura a caldo Tutta la zincatura può essere verniciata? Di base si ma è bene che lo zincatore dica al verniciatore il tipo di zincatura che ha eseguito. Infatti la zincatura a caldo, anche se regolata da una norma internazionale, è diversa da zincatore a zincatore in virtù della miscela di zinco e metalli leganti presenti nella vasca di zincatura. Una catena di fornitura Che zincatura devo richiedere per poi verniciarla, quali informazioni devo raccogliere? Che influenza può generare lo stoccaggio all'aperto dei manufatti zincati? E come devo trasportare i pezzi? Il pretrattamento della superficie zincata è fondamentale per la perfetta adesione della vernice? Prima dell'inizio lavori è fondamentale che al tavolo si siedano tutti i protagonisti del trattamento per definire chi fa cosa definire come definire le responsabilità Verniciatura che si sfoglia Verniciatura e acciaio zincato, da sempre una combinazione con problemi di affidabilità e prestazione. Chi non è specificatamente del settore può non sapere che nel verniciare manufatti in acciaio zincato si rischia di incorrere nello spiacevole inconveniente del distacco vernice, scoprendo i segni precoci d’invecchiamento. Queste due tecnologie devono essere combinate fra loro attraverso un'adeguata conversione chimica superficiale. Passeggiando per le strade, si notano spesso questi errori e non sono assolutamente belli da vedere. Affidarsi a mani esperte Zincare e verniciare sono due tecnologie molto distanti, è bene che vi affidiate a esperti del settore o meglio ancora ad aziende che realizzano entrambi i trattamenti sui propri impianti. Pensare di installare un oggetto zincato a caldo e tornare poi successivamente in cantiere per verniciarlo è una follia, a meno che vi appoggiate a comprovati esperti della verniciatura che vi allestiscano: area di sicurezza ambiente a clima controllato (umidità e temperatura) attrezzatura d preparazione superficiale attrezzatura di applicazione vernici strumenti di controllo reticolazione e spessore Avete mai visto fare tutto ciò? Ecco perché ogni 2 o 3 anni riverniciamo ila cancellata di casa zincata... Diciamolo chiaramente: perchè un imprenditore dovrebbe investire milioni di euro in un impianto industriale se bastasse una latta e un pennello? Perchè non è così facile. Verniciare lo zinco con le nanotecnologie Le nanotecnologie rappresentano la soluzione ai problemi di adesione della vernice sullo zinco. Oggi sottili strati di nano-ceramica deposti sulla superficie zincata permettono la perfetta adesione della vernice sullo zinco. Scopri le grandi prestazioni di SISTEMA TRIPLEX