Avete marcato un manufatto e dopo la zincatura o la verniciatura la marca non è più leggibile: e adesso che si fa? Questioni di natura normativa e necessità di cantiere richiedono la possibilità di identificare in maniera inequivocabile il pezzo di carpenteria metallica che si va a installare. Rintracciabilità e certezza di aver installato il pezzo corretto sono fondamentali. A tal fine il carpentiere che realizza il manufatto identifica i pezzi con una opportuna marcatura sui singoli pezzi. Il metodo di marcatura va scelto a seconda del manufatto, dei profili che lo compongono e dei trattamenti a cui verrà sottoposto, ecco alcuni suggerimenti: Marcatura carpenteria con serigrafia laser Questo metodo risulta essere in assoluto il migliore. La sua applicabilità è condizionata dalle dimensioni del pezzo e dallo spessore del profilo che oltre i 6-7mm potrebbe causare riempimenti del tratto. Adatta per zincatura, verniciatura e cicli combinati (vedi SISTEMA TRIPLEX) Marcatura carpenteria con targhette solidali al pezzo Targhette serigrafate e poi saldate sul pezzo possono rappresentare un'ottima soluzione nel caso di manufatti realizzati con profili di elevato spessore. Unica pecca l'area di aderenza che si crea fra targhetta e manufatto. Adatta per zincatura, verniciatura e cicli combinati (vedi SISTEMA TRIPLEX) Marcatura carpenteria con targhette legate a filo Questo tipo di marcatura è fra i più usati. La stampigliatura deve essere ben profonda, l'operazione è facilitata dal basso spessore della targhetta che si sfonda facilmente. In caso di marca illeggibile è possibile grattare fino al livello di lettura senza danneggiare il manufatto. Adatta per la zincatura, in caso di verniciatura o cicli combinati c'è il pericolo che l'etichetta si incolli sul manufatto danneggiando il film verniciante o non permettendo la sua regolare formazione. Attenzione al tipo di filo che utilizzate per fissare la targhetta: durante la zincatura si raggiungono i 450°C ! Non utilizzate il filo della saldatrice.... Marcatura carpenteria con stampigliatura sul pezzo La stampigliatura sul pezzo è utilizzata spesso per la carpenteria medio pesante. L'incisione deve essere ben profonda, in caso contrario può non risultare leggibile dopo la zincatura a caldo. Non è consigliata per i cicli combinati. La stampigliatura a bulino spesso risulta troppo lieve e dopo la zincatura può non essere leggibile. Secondo la nostra esperienza è da evitare. Marcatura da evitare Vanno assolutamente evitate marcature con vernici, pennarelli indelebili e etichette adesive. I trattamenti chimici utilizzati in fase preparatoria non sono in grado di rimuovere vernici e collanti. La parte interessata da questi elementi rimane non zincata e a breve arrugginisce.
La pensilina d'ingresso è un luogo di accoglienza in azienda: deve essere leggera, elegante e sempre esteticamente perfetta. Obiettivo Estetica impeccabile Molte volte vediamo pensiline di ingresso ad aziende che presentano un aspetto dismesso già dopo pochi mesi dall'installazione. Vernice scolorita, ruggine che trafila dalle parti assemblate, saldature arrugginite, evidenti macchie di colore da ritocco. Scelta della vernice Basta scegliere il solo colore desiderato per la pensilina? No, non è così semplice. E' fondamentale che sia verificato anche per quanto tempo la vernice terrà la brillantezza e il colore. E questo inciderà sul prezzo non poco: un conto è una vernice con prestazioni decennali, altro è una vernice con prestazioni di qualche mese... Scelta del ciclo protettivo Scelta la vernice è bene che venga scelto adeguatamente il suo metodo applicativo e il sistema antiruggine più adatto. Una pensilina installata in città non ha le stesse sollecitazioni climatiche e ambientali di una installata in area industriale, figuriamoci in area costiera! Progettazione, costruzione e installazione Per una pensilina d'eccellenza tutta la filiera deve lavorare in modo coordinato, quella che noi amiamo chiamare progettazione condivisa. Ognuno deve fare la sua parte in modo armonico e coordinato con gli altri componenti del team di realizzazione. Se vuoi ottenere il massimo del risultato riunisci il team e chiarisci i tuoi obiettivi. Un esempio virtuoso Qui trovate una galleria fotografica di un esempio virtuoso di pensilina d'ingresso in acciaio e vetro: pezzi singoli facili da trattare con i cicli protettivi assemblaggio meccanico esente da saldature in cantiere trattamento anticorrosivo SISTEMA TRIPLEX per classe di corrosività C3 Urbana secondo UNI EN ISO 12944 cantiere pulito e ordinato nessuna verniciatura in cantiere manuale di uso e manutenzione Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD per la parte metallica Bravi!
Il canale di Suez raddoppia le corsie grazie a boe in acciaio con protezione anticorrosiva speciale Il contributo di Brescia C’è anche il contributo di un azienda bresciana nel nuovo canale di Suez, inaugurato il 5 agosto in Egitto. A distanza di 146 anni dalla sua realizzazione lo stretto è raddoppiato (oggi è lungo 72 chilometri), tanto da puntare a duplicare i passaggi (da 50 a 100 cargo al giorno). Una cerimonia solenne, che si è svolta nella città portuale di Ismailiya, alla quale hanno partecipato decine di leader stranieri. L'Italia era rappresentata dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Fra gli altri, c'erano anche il premier russo, Dmitri Medvedev, e il presidente francese, François Hollande. Si tratta della realizzazione di un complesso sistema di galleggianti atti a segnalare il corretto percorso alle navi cargo. Non si parla, naturalmente, di semplici boe: le “mede”, questo il termine tecnico, realizzate in provincia di Brescia sono sistemi sofisticati dotati di illuminazione diurna e notturna, oltre che di un radar (indispensabile in caso di nebbia). Le boe installate Suez Canal Authority ha incaricato di progettare e realizzare il centinaio di boe luminose, costituite da struttura metallica e plastica per un peso di circa 2.000 kg l’una, in 3 colori: verde, giallo e rosso. Tutte le parti metalliche, immerse nell’acqua marina e affioranti il pelo dell’acqua, sono state protette da Nord Zinc con SISTEMA TRIPLEX in speciale versione C5M. I trattamenti su acciaio La protezione dell'acciaio in ambiente marino (classe di corrosività C5M secondo UNI EN ISO 12944) si sa essere difficile e onerosa, ma i tecnici Nord Zinc hanno proposto una versione dei trattamenti specifica per l'installazione. Impresa faraonica Ogni chilometro è caratterizzato da una coppia di boe: il sistema di segnalazione fa del vecchio passaggio dal Mar Rosso al Mar Mediterraneo una vera autostrada d’acqua a due corsie. Ottanta i giorni di lavoro per completare la commessa: le boe sono state trasferite in Egitto scomposte con l’utilizzo di container, per poi essere assemblate sul posto. Lavori faraonici che sono costati quasi 14 miliardi di euro. Secondo il governo egiziano, il progetto di sviluppo del Canale consentirà il transito di navi di nuova generazione che attualmente sono costrette a circumnavigare l'Africa attraverso il Capo di Buona Speranza.
Il nuovo Official Store dei prodotti Brand Milano di piazza San Babila si veste con SISTEMA TRIPLEX. L’idea dello store L'Official Store dedicato ai prodotti ufficiali del Brand Milano nasce nel cuore della città in Piazza San Babila, coniugando l'innovazione tecnologica e l'efficienza energetica, con la volontà di offrire, in vista di Expo 2015, ed oltre, ai turisti italiani e stranieri e ai Milanesi che amano riconoscere in questi prodotti la propria identità, una vasta gamma di articoli che vanno dall'abbigliamento ai gadget, al food ai caschi per le moto. In occasione di Expo 2015 diviene anche Info Point. La struttura Il nuovo Official Store per i prodotti di Brand Milano, di 70 metri quadrati, nasce dalla collaborazione tra il Comune, Plg Professional Licesing Group e un team di imprese. Disegnato da Storageassociati, l’involucro, in acciaio e alluminio microforato, sarà «spacchettato» ogni giorno per mostrare, da grandi vetrate, i prodotti in vendita. La struttura esterna è realizzata interamente in acciaio ed è stata studiata per aprirsi all’esterno di giorno e chiudersi di sera mantenendo la luminosità interna grazie alla copertura a rete microforata in alluminio. SISTEMA TRIPLEX protegge le parti in acciaio che compongono la struttura portante della nuova installazione milanese, ed in questo modo potrà affrontare per decine di anni l’aggressione corrosiva degli agenti atmosferici e dello smog. L'installazione è inserita in un contesto urbano e quindi con classe di corrosività atmosferica C3 secondo UNI EN ISO 12944. A chiudere le facciate i vetri Saint-Gobain in grado di offrire efficienza energetica e luminosità in totale sicurezza. Installazione ecosostenibile In realtà c'era già questo tipo di negozio ma lo spazio è ora totalmente ristrutturato coniugando, appunto, estetica, funzionalità ed ecosostenibilità. I trattamenti anticorrosivi ed estetici realizzati con SISTEMA TRIPLEX non necessiteranno di manutenzione per oltre 80 anni (dati verificati con studio del ciclo di vita). “E’ stata realizzata una struttura in perfetta sintonia con il contesto architettonico della piazza” - leggiamo sul Comunicato di Palazzo Marino in occasione dell’inaugurazione.
Parapetto verde Nearly Zero Energy: estetica e funzionalità sostenibile Il progetto GreenFrame Il parapetto progettato è stato studiato non solo per adempire al suo semplice ruolo di elemento tecnico a supporto della passerella di ingresso dell’edificio, ma anche per sopperire a delle necessità legate alla non sufficiente privacy del fronte sud del VELUXlab. Il parapetto si pone infatti come elemento che assume anche la duplice funzionalità estetica e schermante. Il progetto architettonico prevede un parapetto costituito da elementi in acciaio, protetti e poi verniciati con un colore grigio che lo faccia innanzitutto risaltare sullo sfondo più chiaro dell’edificio, ma che richiami anche il colore dei listelli in alluminio che rivestono la copertura. Si è poi previsto, ai fini estetici di cui sopra, di inserire degli elementi a verde all’interno di opportune “vaschette” metalliche predisposte tra i profili montanti del parapetto. Nello specifico, si è pensato di inserire delle tavelle di GreenBiz nelle quali piantare delle essenze che una volta fiorite potessero conferire non solo finezza estetica al fronte sud, ma anche schermare con la loro ampiezza parte delle porzioni vetrate che affacciano su tale lato. “Greenframe” è stato fra i protagonisti della mostra MOTTAINAI, evento collegato al Fuori-Salone del Salone Internazionale del Mobile 2014. Quanto segue è il frutto di un lavoro portato a termine dallo studio Atelier2 - Gallotti e Imperadori Associati in collaborazione con lo studio giapponese Moyadesign, per VELUXlab. Scoprire il VeluxLab VELUXlab è il primo edificio italiano Nearly Zero Energy Building sito nel Campus di Bovisa del Politecnico di Milano. Rappresenta un caso di edificio ad alta efficienza energetica in continua evoluzione. Il sito è infatti un edificio sperimentale dove vengono studiate, testate e ottimizzate tecnologie attuali, future e futuribili per il mondo delle costruzioni. Scopriamolo in questo video. La struttura in acciaio e la sua protezione estetico-funzionale La carpenteria metallica del parapetto è stata realizzata per poi esser trattata secondo il procedimento di protezione e finitura estetica SISTEMA TRIPLEX® di Nord Zinc spa. SISTEMA TRIPLEX è un trattamento anticorrosivo ad alto valore estetico per manufatti in ferro e carpenteria metallica che pone attenzione al completo ciclo di vita del prodotto: dallo sviluppo alla produzione, fino al suo smaltimento. Studio del Ciclo di Vita LCA e Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD certificano l'impatto ambientale di SISTEMA TRIPLEX® favorendo scelte costruttive sostenibili e consapevoli. Vista l’analogia di applicazione del parapetto sugli atelier galleggianti nel progetto di Macao oggetto della tesi di laurea Giussani-Giustra-Zanardi, quindi in ambiente marino, si è deciso di applicare lo speciale trattamento riservato agli ambienti esposti a tale tipologia di ambienti (Classe di corrosività C5M secondo UNI EN ISO 12944). Il colore della verniciatura è stato scelto in modo tale che rendesse netta la distinzione del parapetto rispetto alle pareti esterne del lab e che richiamasse allo stesso tempo il colore delle lamelle in alluminio poste in copertura. La tonalità scelta è la “RAL 9006 Alluminio Brillante” proposta da catalogo Nord Zinc. Il trattamento, come da stratigrafia, è composto da zincatura a caldo e verniciatura a polvere con strato intermedio nanoceramico a fungere da collante. La messa in opera Successivamente è seguita la messa in opera dell’elemento finito, guarda il video Il GreenBiz Il materiale Greenbiz® di Komatsu Seiren ltd nasce in Giappone, dopo anni di ricerche e studi. Un materiale unico e brevettato a livello mondiale risultato di un ciclo virtuoso di produzione derivato da fanghi industriali. La cottura ad altissima temperatura (oltre i 1000 gradi centigradi) ‘ceramizza’ il composto che risulta, oltre che inerte, ignifugo anche ultra-micro poroso e leggerissimo. Viene tagliato in diversi formati con uno spessore da 2,5 a 4,5 cm. a seconda dell’applicazione. Le caratteristiche di fono assorbenza e di isolamento termico unite alla capacità di assorbire l’acqua e di trattenerla per il 50% del suo volume lo rende il miglior materiale possibile per coperture industriali e di terrazzi con la realizzazione di giardini pensili. Il suo utilizzo in ambito di verde pensile consente di minimizzare l'utilizzo di terriccio e le necessità irrigue dell'essenza arborea. Coordinate dell'installazione Se siete arrivati a questo post cliccando sul codice QR ci siete proprio davanti! Altrimenti lo potete ammirare alla sede del Politecnico di Milano Bovisa via Privata Giuseppe La Masa - Milano Protagonisti del Progetto Greenbiz Italia srl - www.greenbizitalia.it Marco Imperadori - Professore Associato c/o PoliMI, Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura. Matteo Giussani, Michael Giustra, Giulia Zanardi - Stagisti VELUXlab Moyadesign - www.moyadesign.jp Nord Zinc spa - www.nordzinc.com Studio Atelier2 - www.atelier2.it
Il progetto dell' asilo nido APE TAU a Coppito (AQ) L' asilo nido APE TAU è nato con l' idea di realizzare, in poco tempo, qualcosa di utile per il territorio aquilano colpito dal terremoto nell' aprile 2006; da qui su sollecitazione dell' ANCE mantovana e della Fondazione Comunità Mantovana Onlus, numerosi soggetti privati e associazioni mantovane e lombarde hanno unito le forze per dare vita a quest' opera di solidarietà. Il progetto Ape Tau è stato realizzato da Marco Imperadori, professore Associato del Politecnico di Milano dipartimento BEST, assieme allo studio Atelier 2, coordinato dall' Archietetto Valentina Gallotti. Asilo Nido APE TAU La struttura dell' Asilo nido La struttura dell' asilo è totalmente a secco, leggerissima con centinature portanti ed elementi secondari in legno o acciaio, con guscio interno e facciate totalmente stratificate a secco e iperisolate. Le componenti in acciaio sono state trattate con le lavorazioni di ZINCATURA SIGILLO VERDE e SISTEMA TRIPLEX, proposte da Nord Zinc. Le caratteristiche strutturali di Ape Tau e le sue forme, rendono l’edificio un luogo sicuro nel caso di eventi sismici; motivo per cui le autorità Aquilane, hanno concesso ad Ape Tau di ospitare i bambini più piccoli. La scelta del nome: APE TAU La scelta del nome, APE TAU non è casuale, ma ha un significato ben preciso: da una parte si fa riferimaneto all' ape, come simbolo di operosità, organizzazione e comunità, dall' altra abbiamo il TAU, la croce di San Francesco, simbolo di unione e speranza. Anche la scelta dei colori è perfettamente in linea con il nome scelto, infatti il corpo centrale dell' asilo è di colore giallo e marrone, che ricordano l' ape, mentre le due ali laterali sono di colore argento. L'intervento del professor Marco Imperadori: La cosa interessante di questo edificio è che è stato concepito con caratteristiche antisismiche di alto livello, con le più alte specifiche di prestazione attuale e materiali molto innovativi forniti di volta in volta da chi ha accettato di far parte del progetto. E' un edificio leggero, veloce da smontare, ma dotato di una resistenza molto spiccata.
Il progetto dei pontili La zincatura e la verniciatura sono i trattamenti anticorrosivi scelti per la realizzazione dei pontili del Lago d' Idro. Il Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del Lago di Garda e del Lago di’Idro ha istituito un «servizio sperimentale integrato di trasporto pubblico, con autobus e navigazione di linea» nell’area del Lago d’ Idro, limitato ai mesi primaverili ed estivi. Il progetto richiedeva la realizzazione degli approdi per le imbarcazioni di servizio pubblico e l’ interscambio modale tra battello e mezzi di trasporto su gomma. I pontili sarebbero stati realizzati in acciaio e legno. Da questo presupposto nasce il coinvolgimento di Nord Zinc. La realizzazione degli approdi Pali di sotegno e telai I pali di sostegno e il telaio di base sono stati zincati a caldo secondo le norme UNI EN ISO 1461. L’installazione è stata classificata in classe di corrosività lm1, una codifica che identifica le installazioni immerse in acqua dolce. La perdita di spessore zinco, all’interno di questa classe, è di circa 15 micron all’ anno secondo le norme UNI EN ISO 1461, per lo più dovuta a corrosione elettrolitica. I pali sono stati realizzati con tubi dello spessore di 12 mm: lo spessore di zinco che si crea su questo manufatto è per norma pari a minimo 70 micon, anche se nella realtà si crea – in media – uno spessore pari a circa 200 micron. Da questi presupposti ne deriva una durabilità della lega protettiva pari a circa 13 anni. Questo limite temporale avrebbe potuto essere incrementato a fronte della realizzazione di una zincatura rinforzata – ovvero con spessore maggiorato – ottenibile previa sabbiatura SA 2 1/2 da effettuare prima della zincatura. Tuttavia lo stesso risultato è stato ottenuto mediante l’installazione di catodi sacrificali, al fine di limitare gli effetti della corrosione elettrolitica. Parapetti. I parapetti sono stati trattati con SISTEMA TRIPLEX®: il sistema protettivo Nord Zinc che amplifica, attraverso i trattamenti nanotecnologici, la prestazione anticorrosiva della zincatura a caldo con la finitura estetica della verniciatura a polvere, ottenendo una durabilità totale di circa 40 anni. I profili. In merito alla progettazione e realizzazione dei parapetti, la scelta dei profili si è focalizzata su prodotti tondi non riportanti spigoli vivi: lo spigolo vivo è, infatti, il primo punto di innesco ruggine, ed è fortemente sconsigliato dalle norme UNI EN ISO 14713 che richiamano la preparazione superficiale secondo le ISO 8503-1.
Una seconda possibilità al passato, un primo passo verso il futuro: esempio virtuoso di recupero edilizio basato sull'acciaio. La società idroelettrica del Tirolo Tiwag, ha scelto i trattamenti di zincatura e verniciatura proposti da Nord Zinc: in particolare il sistema anticorrosivo ed estetico, SISTEMA TRIPLEX, per proteggere le oltre 50 tonnellate di carpenteria metallica che compongono la struttura. La sede della Tiwag si trova in Eduard Wallnöfer Platz, ad Innsbruck, si tratta di un edificio rivestito in vetro ed acciaio, in completa armonia estetica e filosofica con il territorio. L' azienda produce e distribuisce energia elettrica da fonti rinnovabili: idroelettrica, eolica e fotovoltaico. Eco-sostenibilità del progetto Tiwag esalta i suoi valori green inspired, diffondendno alla clientela servizi per il risparmio energetico e la mobilità elettrica: proprio su queste linee si colloca la filosofia Nord Zinc, che è stata scelta sia per efficienza, sia per coerenza di obiettivi.Questa prospettiva eco-sostenibile è incarata dal progetto stesso, che ha donato all' edificio una seconda vita: l' intervento ha scelto di mantener la costruzione esistente, rivestendola di una seconda pelle in vetro e acciaio, resistente, durevole e a basso impatto ambientale nel lungo periodo. Tutto questo è reso possibile grazie alla tecnologia a secco, che permette di operare in qualsiasi condizione atmosferica, limitare le lavorazioni in loco e gestire un' area cantiere ordinata e pulita. Queste prerogative etiche sono rispecchiate anche dai tratti estetici dell'edificio: sulla facciata in vetro si specchiano i profili delle montagne che sovrastano la città, prolungati fino all'interno della piazza. La bellezza e la forza della natura incontrano un panorama urbano che accoglie e valorizza la sua identità, un'armonia ideata dallo studio di architettura Puerstl Langmaier di Graz, www.plarchitekten.at. I trattamenti realizzati da Nord Zinc A Nord Zinc sono stati commissionati i trattamenti anticorrosivi ed estetici per le parti in carpenteria metallica: oltre 50 tonnellate di materiali, lavorati e consegnati in poche settimane. Sulla struttura in acciaio, Nord Zinc ha realizzato il trattamento SISTEMA TRIPLEX® in versione standard per impiego urbano in classe di corrosività C3, con una vernice color RAL 9006 di durabilità H elevata (oltre 15 anni). Le vele frangisole in alluminio sono state trattate con una verniciatura a polvere, anch’esse per impiego in classe di corrosività C3, con la medesima durabilità.
L' intervento sulla carpenteria metallica del Castello di Lerici I trattamenti di zincatura e verniciatura sono stati scelti nel progetto di ampliamento per il museo Geopaleontologico del Castello di Lerici. Nord Zinc è stata coinvolta per mettere a punto il sistema anticorroviso ed estetico, SISTEMA TRIPLEX, a protezione della carpenteria metallica. Il progetto di amplicamento del Museo Geopaleontologico nel Castello di Lerici Il Castello di Lerici si erge in posizione panoramica e dominante il promontorio dell' insenatura di Lerici. Fu costruito a partire dal 1152 d.C. e subì numerose trasformazioni ad opera delle Repubbliche Marinare di Genova e Pisa, che se ne contendevo la proprietà a causa della sua posizione strategica. Solo nel 1555 il castello cominciò ad assumere l' aspetto attuale. L’ampliamento prevedeva la realizzazione di una teca in acciaio-vetro, che chiudesse uno dei cortili interni al castello. All' interno dello stesso la struttura si presenta su due piani con una scala di collegamento. La copertura è realizzata in vetro sorretto da struttura in carpenteria metallica, ecco perché un’azienda come Nord Zinc si è rivelata un partner importante. L’ Arch. Roberto Salvaterra, progettista di tutte le fasi (preliminare, definitiva ed esecutiva), direttore dei lavori, e coordinatore per la sicurezza in progettazione ed esecuzione, unitamente all’ing Francesco De Martino che ha curato il progetto strutturale, hanno ritenuto opportuno realizzare un’opera dagli alti contenuti di sostenibilità applicando i concetti della progettazione partecipata. L’ istallazione dell' opera La realizzazione è avvenuta ad inizio agosto 2011. I vari pezzi sono stati calati all’interno del castello con l’ausilio di un elicottero, evitando di interferire con il traffico cittadino. Il montaggio è stato rapidissimo e ha limitato i disagi ai fruitori del Castello, rispettando una conduzione del lavoro che garantisce la massima discrezione. Grazie alla “pulizia di cantiere” assicurata dalle costruzioni a secco realizzate in acciaio, in poco più 3 mesi i nuovi ambienti sono stati consegnati al Museo, pronti ad accogliere una nuova esposizione. Inquadramento ambientale del progetto e accorgimenti costruttivi Il progetto sorge in ambiente marino , in classe di corrosità C5 in linea con la normativa UNI EN ISO 12944. Grazie all' utilizzo del trattamento di zincatura e verniciatura SISTEMA TRIPLEX, possiamo garantire una durabilità di 20 anni. Scegliere il metodo anticorrosivo adeguato alla classe di corrosività ambientale in cui il manufatto opererà, è sicuramente indispensabile, ma tutto ciò può essere inficiato da un' errata progettazione e preparazione superficiale del manufatto. La normativa UNI EN ISO 12944 raccomanda che vengano utilizzati particolari accorgimenti, durante la progettazione e preparazione del manufatto metallico. Inanzitutto è bene evitare trappole di corrosione , come scatolati che ritengano i liquidi, dimensioni e sovrapposizioni di elementi che non permettano la perfetta realizzazione del sistema protettivo. La scelta del tipo di profili che compongono il manufatto e la preparazione superficiale di quest’ultimo devono essere realizzate secondo la norma ISO 8504-1. Operando in classe di corrosività ambientale C5M, la superficie dei manufatti dovrà essere preparata secondo il grado P3 previsto dalla norma ISO 8504-1, che prevede: evitare spigoli vivi, svasare i fori, evitare la presenza di spruzzi di saldatura, cordoni di saldatura lisci e puliti, bordi di laminazione arrotondati con raggio superiore a 2 mm, faccia del taglio termico rimossa e bordo arrotondato, ecc. I progettisti hanno quindi scelto di utilizzare i seguenti profili: tubo per le colonne montanti, travi laminate a caldo per l’impalcato, piatto laminato a caldo per scale e parapetti, limitando all’estremo l’utilizzo di spigoli vivi. L’assemblaggio meccanico in cantiere ha inoltre assicurato la perfetta realizzazione del sistema anticorrosivo e di finitura su impianto industriale.
L' intervento sulla Cannoniera (BG) Con l' intervento di zincatura e verniciatura, dopo quasi due secoli torna a essere accessibile il grande sotterraneo della Cannoniera di San Giovanni di Bergamo e della sortita nel baluardo di San Giovanni. La scala completamente in ferro posata tra il piano del baluardo e la casamatta permette di superare un dislivello di una decina di metri. Da L'Eco di Bergamo, sabato 14 novembre 2009. Bergamo ha dimostrato in modo molto chiaro di apprezzare l’atto di generosità compiuto dalla impresa edile Pandini, che, per festeggiare i 50 anni di attività, ha voluto restituire al godimento dei bergamaschi e dei turisti un angolo dimenticato delle Mura, la cannoniera di San Giovanni. Dopo due anni di lavori, l’imponente opera di architettura militare è stata riportata al suo stato originario e, per la cerimonia di inaugurazione, più di duecento persone sono arrivate sullo spalto di San Giovanni, testimoniando affetto e stima nei confronti di questo atto di mecenatismo. Ambiente in cui è installata l'opera La scala è stata protetta con SISTEMA TRIPLEX: il sistema protettivo, tarato per ambiente “naturale” in classe di corrosività C2 secondo UNI EN ISO 12944, consentirà di usufruire del manufatto per oltre 100 anni senza interventi manutentivi straordinari (dati certificati dallo studio del ciclo di vita LCA di SISTEMA TRIPLEX).