Come verniciare un manufatto in acciaio zincato a caldo senza incorrere nel problema del distacco vernice. Saggezza popolare Prima di verniciare l'acciaio zincato devi lasciarlo all'aperto almeno 2-3 anni, altrimenti la vernice si stacca Saggezza popolare! Si, ma quando il miglioramento continuo era insito nell'uomo che dall'esperienza traeva preziosi insegnamenti per le esperienze future, provava e riprovava, scartava soluzioni e ne testava di nuove fino alla migliore. E oggi? Qualcuno ha provato nuove vie? Le nuove vie ci sono ma non sempre sono note e difficilmente si lascia la strada vecchia per la nuova. Così ti ritrovi a fare cose come decine di anni fa: pennello alla mano per verniciature in opera e ritocchi per l'eternità. Gli storici capitolati tecnici Ma il settore, gli esperti, i prescrittori cosa fanno? Poco purtroppo: non ci si aggiorna e così via con capitolati taglia e incolla, indicazioni di trattamenti obsoleti o addirittura fuori legge, contraddizioni, richieste eccessive o peggio deficitarie. Al tempo le Aziende Scuola (parlo di Enel, FS, ecc...), in mancanza di normative di riferimento, definivano i propri cicli con studi e test per le proprie applicazioni specifiche e per essere certi del risultato specificavano all'applicatore il ciclo completo da utilizzare, nei minimi dettagli. Il risultato era garantito! Per il loro utilizzo, ma come spesso uso dire <> Le norme attuali di verniciatura Oggi le norme ci sono (UNI EN ISO 12944) e sono anche facili da applicare. Al progettista basta indicare 2 dati, e dico solo 2: la classe di corrosività dell'ambiente in cui andrà installato il manufatto la durabilità prevista per il ciclo di verniciatura prima che avvenga il primo intervento di manutenzione straordinaria e per essere certi che la richiesta venga regolarmente soddisfatta chiedere all'applicatore di documentare che il ciclo da lui utilizzato sia in grado di ottemperare alle richieste prestazionali che la norma prevede per queste 2 richieste. Quanti grattacapi in meno! Il ciclo è di competenza del verniciatore, e io progettista non mi assumo responsabilità su cicli, trattamenti, vernici, predisposizioni, ecc... Eppure no, ci si accanisce nel descrivere come verniciare.... Una guida alla stesura del capitolato In Nord Zinc siamo convinti che la strada giusta sia quella delle prestazioni, delle normative, e con questo credo ci rivolgiamo a Clienti e Progettisti. Abbiamo predisposto una guida e offriamo tutta la nostra competenza per affiancare il progettista nella stesura del capitolato di protezione e finitura delle parti in acciaio. Contattateci!
Nell' ambito di International Design Casa furono organizzate 10 mostre da 15 paesi e aree del mondo: Austria, Belgio, Europa Centro-Orientale, Francia, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Seoul, Singapore e Spagna. Gli architetti di Torino 2008 - World Design Capital chiesero a Nord Zinc di sottoporre a Sitema Triplex la segnaletica alle mostre di tutti i paesi coinvolti alla manifestazione. Pertanto, dopo la parternership nata nell' ambito di Torino 011 - Biografia di una città continuò la collaborazione con le avanguardie della città anche nell' anno 2008. International Design Casa naque con l' intento di interrogarsi su altri modi di intendere, praticare e sviluppare il design, quindi: aprire un confronto tra la cultura del Progetto di Torino e dell' Italia, con quella di altre città e nazioni del mondo. Alcuni fra i più prestigiosi organismi internazionali legati al design presero temporaneamente casa nel capoluogo piemontese e aprirono le porte al pubblico per: farsi conoscere presentare il design nazionale presentare le politiche in atto per promuovere il proprio design nazionale riflettere sulle prospettive future International Design Casa fu una carrellata di esposizioni disseminata nel centro della città, che portò a Torino uno sguardo inedito e simultaneo; questo fece pensare a come la cultura del Progetto si possa esprimere in altre parti del mondo, spaziando dal vivace panorama europeo, ai Paesi in rapido sviluppo dell' Estremo Oriente. Il sistema di segnaletica fu costituito da una serie di placemark ambientali, la cui ideazione naque da una progettazione condivisa tra designer, committente e realizzatore del materiale. Questi soggetti unirono le proprie competenze nella realizzazione di oggetti che rispondessero ai criteri di efficacia, sostenibilità e coerenza reciproca. Oltre a segnalare e ad identificare la rete delle case, si offrirono come sedute, panche e punti di sosta lungo il percorsa che univa le diverse aree espositive. L' eco-sostenibilità si evinse nella scelta di utilizzare materiale in commercio in grado di contenere i costi realizzativi e minimizzando gli sprechi di materia. Sistema Triplex, il processo Nord Zinc per eccellenza, fu scelto come processo di protezione e finitura dell' acciaio, perchè permise la fruibilità delle strutture per tutto il ciclo di vita. Consentì inoltre di valutare, grazie alla sue caratteristiche ambientali, documentate dalla Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD di cui è dotato, l' impatto ambientale delle emissioni climateriali in Kg di CO2 equivalente e di confrontarle con quelle emesse da altri sistemi sullo stesso ciclo di vita. Nord Zinc partecipò attivamente al dialogo speciale tra le aziende che promossero l' utilizzo di materiale eco-compatibili e che sostennero il concetto di progettazione condisiva. Queste aziende perseguirono obittivi importanti, come promuovere la ricerca e la sperimentazione di soluzioni sempre più rispettose dell' ambiente e comunicarono l' importanza della durabilità degli oggetti manufatturieri, nonchè l' attenzione per una finitura estetica in sintonia con l' evolversi delle città contemporanee. International Design Casa fu programmata in concomitanza con la conferenza aull' Inernational Design Policy Shaping the Global Design Agenza. L' iniziativa mostrò quali modi la cultura del desgin può trovare espressione anche ad altri latitudini del mondo. Fu un appuntamento per approfondire la comprensione del design come strumento di comunicazione di identità e valori e come strategia per disegnare nuove via di sviluppo economico. Domicili talvolta insoliti, svelarono prospettive e innestarono nuove influenze nel tessuto urbano torinese. Arricchirono così la propria casa di eventi e avvenimenti che stimolarono ed ispirarono ulteriormente i visitatori. Muovendosi insieme e oltre l' oggetto, le diverse esperienze di altre città e nazioni permisero a Torino di mettere a nudo la flessibilità del design come strumento, strategia e come approccio ad uno stile di vita sostenibile. Direttore al programma: Michael Thomson Assistenze direttore al programma: Christine Losecaat